Scopri come cambiare frequenza RAM dal BIOS per aumentare la velocità della memoria. Ottieni un Overclock gratuito in pochi e semplici passaggi.
Non c’è alcun dubbio nell’affermare che la RAM (Random Access Memory), conosciuta anche come Memoria di Sistema, riveste un ruolo fondamentale all’interno di un Personal Computer e dalla quale dipendono le performance e la reattività di un sistema, non soltanto desktop, di ultima generazione. La RAM ha un ruolo cruciale sul rendimento dei programmi e giochi che usiamo quotidianamente non soltanto per il corretto quantitativo installato sul nostro sistema ma soprattutto risulta fondamentale come impostare la frequenza della RAM dal BIOS poiché un’impostazione del tutto errata non farebbe altro che limitare fortemente le performance complessive. Risulta, quindi, decisivo accorgersi di questo grossolano errore e cambiare frequenza RAM dal BIOS da quella impostata automaticamente dalla scheda madre a quella esatta che le nostre RAM sono in grado di supportare al fine di estrapolare tutto ciò, in termini di velocità, che il nostro Computer è in grado di darci.
Appare lapalissiano che in fase di acquisto dei Kit RAM DDR4 per il nostro sistema si debba scegliere quello ufficialmente supportato dalla nostra CPU per evitare qualsiasi tipologia di “collo di bottiglia” (Bottle Neck) durante lo scambio di dati ed elaborazione tra memoria di sistema e processore. Quanto più questa scelta è stata fatta in maniera più oculata possibile tanto più riusciremo ad ottenere le massime prestazioni settando in maniera corretta la velocità della RAM dal BIOS. Dobbiamo però capire che l’evoluzione che c’è stata negli ultimi decenni ha permesso di ottenere prestazioni molto elevate soprattutto perchè è stato adottato un nuovo metodo di controllo della memoria di sistema. Vediamo brevemente cosa è successo.
Che cos’è il controller di memoria DDR
Il processo di miniaturizzazione dei produttori di semiconduttori, attraverso la ricerca di processi litografici sempre più evoluti, ha influenzato in maniera diretta tutto ciò che vediamo adesso nei PC ed in tutti i componenti elettronici siano essi un semplice TV sia esso uno smartphone. Lo stesso si è visto nella componentistica hardware dei Personal Computer che hanno subito un processo di semplificazione attaverso l’ingegnerizzazione dei loro layout e riduzione dei chip presenti onboard; la spinta è avvenuta con la comparsa dei primi sistemi incentrati su Intel 486 dotati di IC (Integrated Circuit) i quali svolgevano diverse funzioni di controllo ed elaborazione che prima di allora erano domandati a diversi Chip presenti sul PCB (Printed Circuit Board).
Da quel tempo la consuetudine progettuale prevedette la presenza di due grossi IC che svolgevano tutte le principali funzioni di controllo primarie necessarie al corretto funzionamento dei PC. Al primo veniva assegnato in maniera convenzionale la nomenclatura di NorthBridge mentre al secondo quello di SouthBridge per via del loro posizionamento sulla mainboard. Al primo venivano domandate funzioni di controllo per i canali (BUS) di comunicazione tra Processore (CPU) e memoria di sistema (RAM) ma anche agli Slot di espansione (PCI, PCI-Express, AGP, etc.); al secondo invece funzioni definibili secondarie quali la gestione di tutte le interfacce presenti sulla scheda madre (USB, Rete, Seriali, Parallele, etc.).
Questa tipologia di ingegnerizzazione ha portato una serie di vantaggi prestazionali, efficienza e riduzioni dei costi che ha reso accessibile il mondo PC a tutti. L’ulteriore step avuto in tempi recenti ha reso possibile lo spostamento del Controller di Memoria DDR dal NorthBridge all’interno stesso del Processore. La ragione è indubbiamente anche tecnica dovuta alle aumentate performance delle memorie DDR che dalle prime versioni alle più recenti sono state in grado di avere frequenze sempre più elevate e quindi teoricamente con prestazioni superiori alle precedenti; questo però ha necessitato di una nuova progettazione per ridurre i i tempi di accesso alla memoria di sistema (Latencies) da parte del processore. Possiamo dare merito ad AMD che prima ha deciso di fare questo cambiamento nella progettazione dei propri processori appartenenti alla serie K8 con il progetto Athlon 64 e Opteron; mentre Intel percosse la stessa strada alcuni anni successivamente con le proprie architetture Nehalem dotata di controller di memoria evoluto e di tipo DDR3.
Questo recente step evolutivo, seguito ancora oggi con le moderne CPU AMD Ryzen ed Intel Core, ha permesso di spostare l’asticella delle prestazioni ancora più in alto e grazie sempre più a processi litografici evoluti come gli attuali 7nm di AMD oppure 10 nm di Intel ha fatto in modo di spostare all’iterno stesso del Die (Silicio) molti controller che prima erano presenti nel NorthBridge e SouthBridge. Attualmente le moderne CPU sono equipaggiate all’interno di pochi millimetri quadrati tutte una serie di controller che prima, come già detto, erano esterni; si pensi alle funzionalità di controllo e gestione delle porte USB, a quelle di Rete, Wi-Fi, SATA, SSD e tantissime altre.
Le attuali CPU, attraverso il Controller di memoria DDR ora di quarta generazione (DDR4), supportano vari memorie con diverse velocità di funzionamento a seconda della tipologia di Processore acquistato. Abbiamo già esposto in due articoli quali memorie comprare: se disponete di un processore di ultima generazione, e non solo, con AMD Ryzen potete abbinare memorie RAM da 3200 MHz ma per una scelta più oculata e precisa vi consigliamo di consultare la nostra guida definitiva su quali sono le Migliori RAM per Ryzen, troverete tantissimi suggerimenti davvero utili per un acquisto ottimale ed una disamina sui vari modelli oggi in commercio. Se invece disponete di una piattaforma Intel con processori Core di ultima generazione vi consigliamo di approfondire il tutto leggendo l’altra nostra guida dove esaminiamo varie generazioni a confronto con diversi modelli presenti sul mercato; ogni processore Intel Core ha bisogno di determinate memorie da scegliere tra le Migliori RAM per Intel in quanto ogni generazione e tipologia di processore supporta solo determinate frequenze di RAM.
Abbiamo cercato di esporvi in maniera sintetica e semplice che cos’è il Controller di Memoria DDR in quanto ci servirà per capire come aumentare frequenza RAM da BIOS allo scopo di ottenere migliori prestazioni rispetto alla configurazione di default andando ad aumentare velocità RAM. Facciamo un piccolo passo avanti introducendo un concetto che si vervirà per settare correttamente le memorie RAM.
XMP RAM cos’è (Xtreme Memory Profile): XMP Intel e XMP AMD
Inizialmente conosciuta con il nome di Intel Xtreme Memory Profile, questa ha lo scopo di aumentare la velocità delle RAM in maniera sicura e sotto controllo installando sul proprio sistema PC Desktop memorie certificate e compatibili con tale tecnologia in abbinamento ai propri processori Intel; possiamo definire una sorta di Overclock Memoria RAM del tutto automatizzata che non necessita di grosse conoscenze nel campo dell’overclock dei componenti. Lo scopo come già accennato è quello di aumentare le prestazioni complessive del sistema aumentando le frequenze delle memorie DDR direttamente da BIOS.
L’idea è quella di realizzare una sorta di tabella delle possibili configurazioni sulle velocità di funzionamento delle RAM quando installate sulla Mainboard; tale tabella è memoria su un supporto di silicio chiamato EEPROM che altro non è che un memoria di tipo flash con dimensione di 1024 bit o spesso di 2048 bit. Questa tabella è anche conosciuta con il nome di SPD (Serial Presence Detect) contiene in maniera codificata tutti i parametri vitali di funzionamento di ogni singolo modulo di memoria. Tra questi parametri troviamo le diverse frequenze di funzionamento come quella base, altre frequenze più spinte ed infine anche quella relativa alla XMP; le tensioni di funzionamento alle varie frequenze prestabilite e i timing espressi in tempi di accesso relativi alle frequenze disponibili. Questo consente di avere a disposizione varie impostazioni di Overclock che possono essere richiamente in modo facile e sicuro con pochi e semplici passaggi.
Quando si avvia un PC, superata la fase di BOOT, il BIOS va a leggere questi valori e a seconda di quello scelto va ad applicare, per ogni modulo, una frequenza determinata, dei timing di accesso ed una tensione di funzionamento per gestire ottimamente le memorie. Tutti questi paramentri sono codificati secondo lo standard JEDEC (Solid State Technology Divison) che è un organismo internazionale di ratifica delle standardizzazioni nel settore dei semiconduttori e che fa parte della EIA (Elettronic Industries Alliance).
Esiste anche una sigla A-XMP (AMD Xtreme Memory Profile) che riguarda alcuni moduli di memoria dove vi è una tabella dei timing e frequenze esclusivamente certificate per i processori AMD; questa voce è molto comune nei BIOS di MSI, ma in linea generale possiamo affermare che anche le CPU AMD Ryzen possono caricare i profili XMP di qualsiasi natura.
Perchè Cambiare Frequenza RAM dal BIOS: frequenza RAM bassa
La ragione principale, di ciò che vedremo successivamente, è intervenire per correggere la frequenza della memoria di sistema in quanto molto probabilmente risulterà bassa rispetto a ciò che ci siamo prefissati. Una frequenza RAM bassa comporta una certa percentuale di perdita di prestazioni rispetto ad un sistema correttamente configurato. Ovviamente risulta abbastanza difficile quantificare la perdita di prestazioni ma in tutte quelle operazioni che fanno uso intensivo della memoria potrebbero subire ralletamente e non funzionare in maniera ottimale.
Pensiamo a tutti i programmi principali di uso più diffuso come il pacchetto Office, programmi di editing e di grafica avanzata ma anche allo stesso Sistema Operativo che fa un uso costante di memoria RAM ed anzi lui stesso risiede, in una certa porzione, sempre in memoria; accanto a queste perdite abbiamo altre più o meno tangibili che riguardano le applicazioni ma sopratutto i giochi con riferimento in particolar modo a quelli di ultima generazione che fanno un uso davvero intenso e costante di RAM per caricare tutto ciò che il processore dovrà elaborare.
L’altra ragione è di tipo logico economica ed è facilmente spiegabile dal costo delle RAM acquistate; se in fase di acquisto abbiamo comprato le corrette memorie RAM per il nostro sistema AMD o Intel, sicuramente abbiamo investito una cifra cospicua e congrua con ciò che abbiamo in mente dal punto di vista prestazionale e dal punto di vista del budget. Se, quindi, abbiamo investito una certa quantità di denaro ma di contro abbiamo prestazioni non allineate a ciò che ci aspettavamo, di fatto abbiamo letteralmente ” buttato soldi” che potevamo investire in altri componenti come CPU, scheda video, unità SSD e molto altro ancora.
Come abbiamo esplicitato poco sopra ci sono diverse ragioni per cambiare la frequenza RAM dal BIOS affinchè sia quella più corretta possibile e che garantisca le migliori prestazioni in base al kit scelto in fase di acquisto. Prima però di intervenire aumentando la frequenza della RAM dobbiamo fare una verifica e capire se effettivamente la memoria da noi installata sta davvero operando ad una frequenza più bassa di quella ottimale.
Come Vedere la Frequenza della RAM
Prima di esporvi come cambiare la frequenza della RAM dal BIOS, dobbiamo verificare in pochi e semplici passaggi se effettivamente le nostre memoria RAM stanno andando ad un frequenza errata rispetto a quella corretta e/o desiderata; inoltre, verificare la velocità di funzionamento delle memorie può tornare molto utile nel caso volessimo ampliare la quantità installata e comprare dei moduli di memoria identici oppure perfettamente compatibili con i nostri precedentemente installati. Come si fa a vedere la frequenza della RAM? la risposta a questa domanda è semplice, come vedremo a seguire, esistono vari modi tutti piuttosto chiari ed intuitivi; possiamo farlo direttamente da Windows, tramite alcune applicazioni ma anche da BIOS direttamente.
Come Vedere la Frequenza della RAM da Windows 10
Verificare la frequenza di funzionamento della RAM direttamente dal sistema operativo è indubbiamente la cosa più facile e Microsoft ci mette a disposizione uno strumento molto utile ossia Gestione Attività anche conosciuto con il “vecchio” nome di Task Manager. Tramite questo strumento che il sistema operativo è dotato possiamo accedere alle informazioni essenziali che ci servono per capire la frequenza operativa della RAM. Per accedere a queste informazioni è sufficiente digitare sulla barra delle applicazioni la voce “Gestione Attvità” oppure sempre con nella barre delle applicazioni sarà sufficiente premere con il tasto destro del mouse e selezionare la relativa voce.
Una volta aperto il Task Manager dobbiamo prima spostarsi sul tab Prestazioni dove ci saranno tante voci sottostanti rigurdanti la CPU, la Memoria, il Disco, la Rete ed altre; dobbiamo cliccare su Memoria dove ci appariranno alcune info importanti ed un grafico molto utile a capire alcune funzioni essenziali che riguardano l’utilizzo della memoria e la sua composizione. Accanto ai grafici troviamo altre informazioni che ci sono utili ovvero la Velocità espressa in MHz, che è il valore che ci interessa ai fini della nostra indagine, ed altri valori come gli slot utilizzati, il tipo di memoria (fattore formato) e quanta riservata all’hardware. Attraverso la velocità che ci dice Windows possiamo già capire se le nostre memorie stanno andando alla giusta frequenza oppure meno.
Come Vedere la Frequenza della RAM da CPU-Z
Un applicazione che viene davvero utile per vedere la frequenza della RAM è CPU-Z che non solo come vedremo meglio ci fornisce informazioni sulla velocità ma anche altre più dettagliate su tutti i componenti Hardware. L’applicazione di CPUID fornisce una varietà di dati che rigurdano la CPU, la Mainboard, la Memoria, la Grafica ed ha anche un benchmark integrato per svolgere alcuni test utili. Una volta scaricata l’applicazione e lanciata in esecuzione, come già accennato, compariranno tante informazioni sulle specifiche del sistema hardware in nostro possesso.
Per conoscere le informazioni delle quali abbiamo bisogno dobbiamo spostarci nel Tab con il nome Memory. Da qui possiamo estrarre informazioni generali sulle RAM ed alcune dettagliate come i timing attualmente in uso. Dal riquadro General possiamo capire già le informazioni sul tipo di memoria installata ovvero se DDR3, DDR4 oppure altre tipologie; la quantità totale installata espressa in GBytes; la tipologia di modalità di funzionamento se Single, Dual Channel oppure altre tipologie; infine la schermata dell’uncore che riguarda una determinata frequenza del controller della CPU.
L’altro riquadro, che invece interessa è quello Timings dove possiamo estrapolare le informazioni sulla velocità della memoria alla riga DRAM Frequency anche in questo caso espressa in MHz; ricordiamo che la velocità effettiva rispetto a quella mostrata nella schermata, dato che trattasi di DDR, va raddoppiata. Nel caso avessimo RAM funzionanti effettivamente a 3200 MHz, troveremo un valore di circa 1600 MHz nella schermata di CPU-Z. Altre informazioni riguardano invece i timing utilizzati espressi in clocks e sono il CAS Latency (CL), RAS to CAS delay (tRCD), RAS precharge (tRP), Cycle Time (tRAS), Row Refresh Cycle Time (tRFC) e il Comande Rate (CR). Come già detto quella che ci interessa di più è ovviamente la DRAM Frequency che ci fa capire se la memoria RAM installata sta andando alla gusta frequenza oppure meno rispetto a quella certificata dal produttore.
Come Vedere la Frequenza della RAM dal BIOS
Se ci piace smanettare un po’ di più rispetto alle due precedenti opzioni possiamo anziché fare la verifica delle frequenza delle RAM da Windows o tramite CPU-Z possiamo farlo in maniera diretta attraverso il BIOS della scheda madre. I moderni BIOS, chiamati anche UEFI per via dell’interfaccia grafica molto più avanzata rispetto al passato ed all’utilizzo del mouse, permettono di vedere in maniera molto chiara il valore della frequenza della memoria di sistema. Per accedere al BIOS è sufficiente avviare il PC e premere il tasto CANC così che dopo alcuni frangenti sarete catapultati dentro il questa nuova interfaccia.
Nei moderni BIOS possiamo accedervi in due modalità ovvero in EASY MODE oppure in ADVACEND MODE; la prima modalità è quella più semplice ed immediata dove possiamo visualizzare tutti i parametri principali del nostro sistema. Di norma in molti BIOS lo Switch tra le due modalità avviene premendo il tasto F2; per i meno esperti raccomandiamo di rimanere in modalità EASY.
Nel nostro BIOS di Gigabyte alla voce Memory Frequency mostra quella effettiva che nel nostro esempio è settata a 3600 MHz; questa è la frequenza effettiva della nostra memoria RAM che abbiamo deciso di installare sulla scheda madre. In altri BIOS potremmo trovare voci come RAM Speed oppure DDR Speed o Frequency; ovviamente questo cambia da produttore a produttore a seconda di come hanno implementato nel loro BIOS questa voce. Appresa la frequenza delle memorie possiamo uscire, senza necessità di salvare qualcosa, con il tasto ESC oppure andando alla voce EXIT. (Exit w/o Save).
Se volete approfondire l’argomento su Come Vedere la Frequenza della RAM vi invitiamo a leggere la nostra guida dove esaminiamo in maniera più dettagliata tale argomento.
Cambiare Frequenza RAM dal BIOS: aumentare velocità RAM
Prima di procedere ad aumentare frequenza RAM da BIOS per aumentare la velocità è assolutamente opportuno vedere che RAM abbiamo installato sulla scheda madre in modo tale da avere un incremento stabile e gratuito senza compromettere la stabilità del nostro sistema durante l’uso quotidiano nonché intenso. È opportuno, quindi, capire attraverso la tabella SPD (Serial Presence Detect) se le RAM installate sono dotate del profilo XMP o di altri profili overclock. Ancora una volta ci viene in aiuto la preziosa l’applicazione CPU-Z che come già detto estrapola una serie di informazioni sul tutto il nostro sistema ed in particolare modo, ai fini del nostro scopo, quelle relative alle RAM di sistema.
Una volta aperto CPU-Z non dobbiamo fare altro che posizionarci sulla schermata contrassegnata con il Tab SPD; qui avremo tutte le informazioni che ci saranno utili per cambiare la frequenza della RAM. Può succedere che non sempre visualizza i parametri della memoria in quanto può darsi che la selezione dello slot dove la RAM è installata non è corretta. Dovremmo, quindi, selezionare lo slot o gli slot appropriati così avremo accesso a tutte le informazioni.
La prima parte della schermata ci mostra le informazioni generiche sulla memoria ovvero la tecnologia di produzione, la quantità per singolo modulo, il produttore, la marca dei chip ed il modello che ci sarà utile per Verificare Compatibilità RAM con Scheda Madre e CPU. Di fatto tutti i discorsi decadono se abbiamo commesso un errore in fase di acquisto comprando le RAM sbagliate e non adatte al nostro sistema; dobbiamo sempre verificare questa compatibilità tra i vari componenti.
La seconda parte della schermata mostra, invece, la tabella dei timing; solitamente le memorie installate hanno una tabella con varie configurazioni aderente agli standard JEDEC (#1,#2, etc.) e poi una o più tabelle con la configurazione XMP. Le configurazioni XMP sono quelle che ci permetteranno di effettuare un overclock delle RAM automatica rispetto ad una impostazione standard; questo ci permetterà di aumentare la frequenza e di conseguenza della RAM senza un ulteriore esborso economico. La conseguenza diretta sarà quella di raggiungere il nostro obiettivo di incrementare le prestazioni velocistiche in tutti i campi di utilizzo. Vediamo di seguito la procedura per XMP in BIOS e come attivare il profilo XMP nel BIOS.
Alla stessa stregua di come abbiamo fatto prima, come vedere la frequenza della RAM dal BIOS, entriamo dentro e possiamo notare sulla parte sinistra, in EASY MODE di Gigabyte, un impostazione che ci permette di caricare al volo (one click) il profilo Xtreme Memory Profile che ci permetterà di aumentare la frequenza della RAM. Allo stesso modo possiamo decidere di farlo attraverso la modalità più avanzata, ADVANCED MODE di Gigabyte, ed all’interno del menù TWEAKER di andare a caricare con un semplice click il profilo XMP in BIOS.
Nel BIOS di MSI si può accedere in entrambe le modalità e caricare il profilo XMP; nel caso si disponesse di piattaforma AMD il profilo visualizzato è A-XMP che appunto indica AMD Xtreme Memory Profile. Alcune RAM dispongono due profili XMP per adattarsi al meglio alle piattaforme Intel oppure AMD. Qualsiasi metodo decideremo di fare in ambedue i casi il risultato sarà il medesimo ossia abbiamo cambiato la frequenza RAM dal BIOS in quella XMP più veloce.
Un ultimo appunto, solo per gli utenti più esperti, riguarda la possibilità di variare e selezionare oltre al profilo XMP anche altri moltiplicatori di frequenza della memoria RAM, sempre attraverso il menù del BIOS; infatti, è possibile attraverso le voci Memory Frequency oppure DRAM Frequency di scegliere altri moltiplicatori che di fatto sono multipli rispetto alla frequenza base della memoria di sistema che si aggira attorno a 2000 MHz. Come facilmente intuibile variando questi “rapporti tra FSB e RAM” è possibile selezionare frequenze altissime per le DDR4 anche oltre i 5 GHz ma questa è un operazione che spetta alle persone veramente capaci ed esperte di pratiche di overclock. Infatti non è sufficiente variare i moltiplicatori tra FSB e RAM per ottenere frequenze più alte ma è necessario adeguare timing, voltaggi e molto altro; infine il tutto va testato con appositi tool di benchmark e stabilità.
Cambiare Frequenza RAM dal BIOS: Conclusioni
In questo articolo vi abbiamo mostrato come è possibile effettuare Overclock Memoria in modo facile ed immediato; sfruttando le potenzialità della RAM installata sul nostro sistema. Lo scopo è di incrementare, in sicurezza, le frequenze della RAM e di conseguenza le prestazioni velocistiche in maniera del tutto gratuita. Una volta capito come vedere la frequenza delle RAM attraverso le varie modalità ovvero da Windows, da CPU-Z oppure direttamente da BIOS non resta altro che richiamare il profilo XMP memorizzato dentro la tabella SPD e impostarla correttamente andando a cambiare la frequenza finale della RAM.
Questa semplice operazione, fattibile da BIOS, permette di sfruttare appieno la velocità delle memorie in tutti quei usi quotidiani o intensivi che facciamo al nostro PC Desktop, soprattutto il gaming, guadagnando velocità e reattività sul nostro sistema. Quindi, perchè non sfruttare le potenzialità del nostro Hardware e caricare profilo XMP in BIOS?
In ultima analisi vi è la possibilità di selezionare, oltre i profili XMP, anche altri moltiplicatori che sono espressi in un rapporto FSB:RAM e che incidono sulla frequenza finale che può arrivare, con hardware adeguato, anche oltre i 5 GHz. Questa è però una vera e propria pratica di overclock sulle memorie ed è riservata solo ed esclusivamente ad utenti esperti di queste pratiche. Non è così immediato come il caricamento del profilo XMP da BIOS che è molto facile ed intuitivo.
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