Scopri subito la differenza che esiste tra una scheda video integrata e dedicata. Analizzate caratteristiche fondamentali, prestazioni e prezzi
Esiste una differenza fondamentale tra scheda video integrata e dedicata quando si deve costruire un PC da zero, sia in termini di prestazioni sia in termini di costo di acquisto; vediamo assieme di capire cosa cambia tra le due configurazioni, per scegliere opportunatamente quella che ci occorre per avere un PC Desktop su misura e con il miglior prezzo possibile.
In questo articolo andremo a capire cosa cambia tra una scheda video integrata, una scheda video dedicata ed una condivisa.
Spesso con i vari termini si fa confusione, soprattutto quando si parla di schede video integrate oppure condivise, ma in realtà il concetto è molto semplice ed immediato da capire; inoltre, perché quando ci si accinge ad assemblare un PC Desktop (ma vale anche in fase di acquisto di un notebook), il venditore ci pone subito la domanda: scheda video integrata oppure dedicata? E’ una domanda alla quale i più neofiti del settore non sanno rispondere, e potrebbero effettuare la scelta sbagliata: come vedremo più avanti, le due scelta hanno conseguenze dal punto di vista dei costi e sopratutto delle prestazioni in ambito gaming.
Partiamo subito nel spiegare cosa è una scheda video integrata, e perchè in alcuni casi è preferibile acquistarla rispetto a quella dedicata.
Scheda Video Integrata
Cos’è la Scheda Video Integrata? Per scheda video integrata si intende una scheda grafica, o parte di essa, integrata all’interno del sistema stesso, e può essere presente all’interno della CPU stessa oppure direttamente sulla scheda madre in apposito chip; da qui si capisce già la prima cosa fondalmente, ossia che non è una unità o componente dedicato a parte ma fa parte integrante del PC o del notebook.
Esistono delle differenze tra le schede video integrate proposte da Intel e da AMD all’interno dei propri processori, dato che per quanto riguarda Intel sono GPU realizzate solo ed esclusivamente per le schede video integrate, mentre per AMD si tratta di chip derivanti dalle schede video dedicate, con le opportune modifiche; di seguito possiamo osservare le componenti presenti all’interno di un processore AMD munito di sheda grafica integrata (APU):
Come possiamo notare, l’APU unisce le componenti tipiche di una classica CPU a quelle di una GPU, in questo caso un chip basato su architettura AMD Vega, fondamentalmente lo stesso che troviamo all’interno delle AMD Radeon RX Vega 56 e 64 dedicate.
Per ulteriori approfondimenti, vi rimandiamo al nostro articolo su cos’è la scheda video integrata.
AMD: Da Llano a Ryzen
Alle schede video integrate sono associate varie sigle che identificano il medesimo concetto: Accelerated Processing Unit, Integrated Graphics Processor, Unified Memory Architetture; avremo quindi i termini APU, IGP e UMA. Il concetto di APU lo dobbiamo ad AMD con il progetto Heterogeneous system Architetture (HSA), meglio conosciuto in precedenza con il nome Fusion nel 2006; questo progetto nasceva con il fine di creare un Chip unico che integrasse all’interno le funzioni di Processore (CPU) con quelle di scheda Video (GPU).
La prima generazine di questa rivoluzionaria architettura e progetto vide la luce 5 anni dopo ed annunciata al CES di Las Vegas; fu allora che venne presentata la prima APU che integrava assieme una CPU AMD K10 ed una Scheda Video AMD Radeon HD 6000. Questa nuova archiettura, sia per il mercato Desktop sia per quello mobile, assunse il nome in codice Llano; prima di allora mai nessuno si era spinto ad integrare un doppio prodotto in un unico package. Ricordiamo che prima di quel tempo sia AMD sia Intel avevano schede video integrate attraverso un chipset totalmente separato disposto sulla scheda madre, che prendeva il nome di North Bridge. La svolta per AMD avvenne quando acquisì la nota azienda di soluzioni grafiche e semiconduttori conosciuta con il nome di ATI (Ati Technologies Inc), al fine di sfruttare tutto il Know-How in loro possesso per la costruzione di soluzioni grafiche, sia integrate che discrete.
La storia insegna che da allora AMD man mano con gli anni presentò varie evoluzioni di quel progetto iniziale Fusion come Trinity e Kaveri, fino ad arrivare alle attuali APU, che videro la luce con la presentazione dei processori Ryzen basati su nuova archiettura Zen nel 2017, che in una loro variante erano in grado di integrare in una APU una Unità Centrale di Elaborazione (CPU) con unità di elaborazione accelerata (GPU). Queste CPU presentate sul nuovo socket AM4 furono una vera e propria rivoluzione, non soltanto perchè alcuni modelli integravano la parte grafica, ma perchè all’interno della CPU hanno portato alcune funzioni che prima di allora erano delegate solo ed esclusivamente al NorthBridge; tra di queste vale la pena citare il controller di memoria RAM, il controller PCI Express e quello delle USB.
Ultima nota per AMD diciamo che le prime soluzioni APU con grafica integrata con architettura Zen (Zen+) videro la luce con la serie 2000 con i modelli Ryzen 3 2200G e Ryzen 3 2400G con le varianti GE a basso consumo. Questo soluzioni possedavano una scheda grafica integrata Vega 8 che le rese molto appetibili per l’acquisto, grazie alle prestazioni notevolemte superiori alle controparti Intel. Successivamente, vennero presentate le APU della serie 3000G, basate su architettura Zen+ e con frequenze di funzionamento superiori, sia per la perte CPU che per la parte GPU.
Con l’avvento dei 7 nm della serie 3000 basata su architettura Zen 2, AMD propose successivamente le APU della serie 4000G ma solo per il mercato OEM, e attualmente AMD nella propria gamma è giunta a presentare la famiglia di Ryzen 5000G basati su architettura Zen 3 (quarta generazione), con i modelli Ryzen 5 5600G e Ryzen 7 5700G, dotati rispettivamente di 6 core/12 threads per la parte CPU e 7 CU a 1900 MHz per la parte GPU, e 8 core/16 threads con 8 CU a 2000 MHz.
Intel: Intel Graphics Tecnology
Passiamo ora alle soluzioni per la grafica integrata proposte da Intel, concorrente storico di AMD nel campo dei microprocessori; anche in questo caso, occorre precisare che in una prima fase, le schede grafiche integrate si trovavano all’interno della scheda madre, e condividevano alcune risorse, come ad esempio parte della RAM, che veniva usata per la memoria video.
A partire dal 2010, anche Intel iniziò a proporre delle soluzioni grafiche all’interno dei propri processori, conosciute inizialmente con il nome di Intel HD Graphics e presenti all’interno dei primi Core i3 e Core i5 basati su architettura Westmere; le prestazioni non erano elevatissime, a causa della potenza di calcolo pari a soli 40 GigaFLOPS (praticamente una scheda di fascia entry del 2007).
Nel 2011 venne il turno della serie Intel HD Graphics 2000 e 3000, presenti all’interno delle popolarissime CPU basate su architettura Sandy Bridge (Core i3, i5 e i7 serie 2000) seguite nel 2012 dalle HD 4000 presenti celle CPU serie 3000, con prestazioni notevolmente migliorate rispetto al passato. Negli anni successivi, Intel ha continuato ad evolvere il progetto, senza però stravolgere l’architettura di base delle proprie GPU integrate, per diverse generazioni di processori (Haswell, Broadwell, Skylake), fino ad arrivare ai processori Kaby Lake serie 7000, con all’interno le GPU HD Graphics 630 e le Iris Plus Graphics 640/650 per il mercato mobile, con nuove features relative all’accelerazione hardware dei codec HEVC e VP9.
A partire di processori della generazione Kaby Lake Refresh (serie 8000), le GPU integrate prendono il nome di Intel UHD Graphics, con la 630 come modello di punta fino all’architettura CPU Comet Lake (serie 10); attualmente, i processori Rocket Lake serie 11 sono equipaggiati da GPU basata su nuova architettura Intel Xe, nello specifico il modello UHD Graphics 750, che ha portato un considervole aumento di performance rispetto alla precedente generazione, mediamente del 70%.
Perché scegliere una scheda video integrata
La scelta di una scheda video integrata è legata essenzialmente alla tipologia di uso principale del proprio PC, dato che per la quasi totalità delle operazioni più comuni non è richiesta la presenza di una scheda video dedicata; nel passato, la scheda video dedicata era essenziale, dato che tutti i processori ne erano sprovvisti, almeno fino al momento in cui non si diffusero le schede madri munite di scheda video integrata. Queste schede video integrate sulla motherboard erano derivate direttamente dalle controparti desktop, con un numero di unità computazionali ovviamente molto ridotto (ricordiamo a titolo di esempio la Nvidia GeForce 7050, presente all’interno di numeorose motherboard, sia per processori Intel che per processori AMD, parte integrante del chipset Nvidia nForce 610i).
Successivamente, la scheda video integrata venne integrata all’interno delle CPU, rendendo più flessibile l’impiego di tale tecnologia, e grazie ai progressi lato architettura, queste GPU integrate riescono a gestire senza problemi anche le animazioni delle più moderne ed evolute pagine web, oltre alla fruizione di contenuti video ad alta definizione ed alti framerate ed alcune funzioni di encoding avanzato. Ovviamente, non è possibile pretendere da queste soluzioni grafiche delle prestazioni particolarmente elevate in ambito rendering o gaming, dato che non nascono principalmente per questi utilizzi; una spinta in questo senso è venuta negli ultimi anni da AMD, grazie alle sue APU Ryzen, che nelle ultime versioni riescono a gestire in maniera godibile i principali giochi sul mercato (stando attenti ad ottimizzare per bene i settaggi grafici), con prestazioni paragonabili o anche superiori a delle schede video discrete di fascia bassa.
In definitiva, la scelta di utilizzare esclusivamente una scheda video integrata dipende da una molteplicità di fattori, quali ad esempio l’utilizzo principale del PC e soprattutto il budget a disposizione; un PC sprovvisto di scheda video dedicata infatti non necessita generalmente di alimentantori particolarmente costosi, dato che l’alimentazione di una CPU anche con grafica integrata non richiede grosse quantità di corrente sulla linea a 12 volt, con consumi che si mantengono inferiori ai 100 watt. I consumi bassi portano come conseguenza una quanità di calore da dissipare non elevatissima, quindi sarà possibile installare le componenti del proprio PC all’interno di un case di ridotte dimensioni, senza particolari esigenze di airflow; questo comporta una ulteriore riduzione dei costi per la realizzazione del proprio PC, che come detto in precedenza può essere utilizzato anche per scopi multimediali, date le features ormai complete offerte dalle schede video integrate.
In conclusione, possiamo affermare che la scheda video integrata è utile in tutti quei casi in cui lo spazio a disposizione per l’alloggiamento del PC è ridotto, e per uso principale in ambito multimediale/produttività personale/ufficio, dato che in ambito rendering, encoding e gaming bisognerà per forza di cose accontentarsi di performance non molto elevate, anche se i progressi lato architettura consentiranno in un futuro non troppo lontano di avere performance soddisfacenti anche in questi ambiti.
Scheda Video Dedicata
Cos’è la Scheda Video Dedicata? Per scheda video dedicata si intende la classica scheda video, cioè un componente composto dalla GPU (processore grafico) e dalla memoria video, installate su un PCB di dimensioni variabili a seconda del modello di scheda video considerato e munito di dissipazione attiva.
Ovviamente, sul PCB sono presenti anche tutti i componenti necessari per l’alimentazione, quindi una scheda video dedicata è composta da tante parti, che vanno oltre il semplice processore grafico, come possiamo notare nel disegno esploso proposto di seguito:
Partendo da sinistra, troviamo un piccolo supporto che serve a tenere ancorato il dissipatore alla parte inferiore del PCB, seguito dal backplate, una placca in metallo che ricopre per intero la parte inferiore della scheda video; non ha una vera e propria funzione pratica, se non quello di dare un aspetto più gradevole alla scheda video, ed a proteggerla meglio dalla polvere.
Il passo successivo è rappresentato dalla scheda video vera e propria, cioè il PCB su cui sono installati GPU, memorie, e tutti i circuiti necessari all’alimentazione, con la placca anteriore con tutte le uscite video. La GPU è rappresentata dal grosso die in posizione centrale, attorniata dai chip delle memorie e dai VRM per l’alimentazione; nella parte posteriore del PCB (non in vista nell’immagine) troviamo anche i connettori ausiliari di alimentazione PCIe (che variano in base alla scheda video considerata).
Sul PCB viene solitamente posizionata un’altra placca, dove sono presenti i pad termici che andranno a contatto con la GPU e le memorie per consentirne la dissipazione, e su questa placca si posiziona il dissipatore vero e proprio, una sorta di radiatore in metallo che ricopre la scheda per tutta la sua lunghezza e che può avere forme diverse, a seconda della soluzione di dissipazione più appropriata per la scheda video considerata. Sul dissipatore viene posizionato un involucro che andrà ad accogliere le ventole, completando così il sistema di dissipazione.
L’mmagine rappresenta una AMD Radeon RX 6800XT reference, ma le componenti della scheda e del dissipatore sono essenzialmente le stesse per qualsiasi altra scheda video anche con design custom in commercio.
Per quanto riguarda le schede video di prestazioni inferiori o non di ultima generazione, il layout del PCB non sarà ovviamente lo stesso; spesso troviamo solo un piccolo dissipatore posizionato sulla GPU (simile a quelli utilizzati per le CPU), che va a dissipare parzialmente anche i chip di memoria. Questa tipologia di schede video è ormai residuale, e trova spazio soltanto all’interno dei preassemblati, che spesso includono delle piccole schede video (dette low profile) adatte a case di piccole dimensioni. L’utilizzo di schede video di fascia bassa non ha più molta utilità, dato che le APU offrono ormai prestazioni superiori.
Perché scegliere una scheda video dedicata
La scelta di una scheda video dedicata è dettata essenzialmente dall’uso principale che si fa del proprio PC, oltre naturalmente alle esigenze rappresentate dal mondo “enthusiast” che tende ad acquistare componenti che garantiscano le più alte prestazioni possibili.
Dal punto di vista lavorativo, la scheda video dedicata consente ovviamente di ridurre in maniera molto sensibile i tempi di elaborazione, rappresentando quindi un vero e proprio investimento; in questo caso, i professionisti si orientano generalmente su schede video professionali (come le AMD Radeon Pro o le Nvidia Quadro), in quanto munite di driver ottimizzati e certificati per funzionare al meglio con i principlai software di rendering. La scelta di una scheda video professionale è dettata anche dalla quantità di VRAM installata, di norma superiore rispetto alle normali schede video consumer, che offrono comunque prestazioni interessanti nei principali programmi, rappresentando quindi un’opzione per chi ha un budget contentuto, dato che le controparti professionali delle schede video consumer hanno prezzi molto superiori.
Oltre al mondo lavorativo c’è ovviamente tutto ciò che riguarda l’entertainment, e lì la scheda video dedicata dà sicuramente il meglio di se, dato che gli appassionati vogliono godersi i principali titoli tripla A sul mercato e competitivi ad alti refresh e risoluzioni elevate, con dettagli massimi; i produttori cercano di andare incontro alle esigenze dei gamers, e l’utilizzo di una scheda video dedicata garantisce una giocabilità ideale, molto superiore alle schede video integrate.
Teniamo a precisare che dal punto di vista squisitamente ludico, anche con una scheda video integrata è possibile giocare ai principali titoli, ed ottimizzando i settaggi qualitativi è possibile anche divertirsi nei giochi competitivi; con i monitor muniti di sync adattivo (ad esempio la tecnologia Freesync) l’esperienza di gioco sarà fluida anche con un numero di FPS non elevatissimo.
In presenza di monitor a risoluzione elevata e con refresh elevati (pensiamo ai modelli a 165 Hz), la presenza di una scheda video dedicata è necessaria, anche perché l’esperienza di gioco migliora notevolmente, considerando soprattutto la grafica in ray tracing, che in futuro sarò sempre più preponderante, grazie alla spinta proveniente anche dal mondo console.
L’utilizzo di una scheda video dedicata comporta ovviamente dei costi in più, non solo per l’acquisto del componente ma anche per tutto il resto della configurazione; una scheda video dedicata di fascia medio alta o alta ha un consumo variabile da 180 a 250 watt, con i modelli top che stanno nel range dai 300 ai 400 watt, e questo richiede di investire di più sull’alimentatore, che ora si troverà a dover gestire molti watt in più (in effetti, è come alimentare due PC con scheda video integrata); oltre a questo, anche il case dovrà essere di dimensioni maggiori, non solo per le dimensioni delle schede video dedicate che a volte possono superare i 30 cm di lunghezza ma anche per esigenze di airflow, dato che la maggior parte delle VGA dedicate tendono a diffondere il calore dissipato all’interno del case, con ripercussioni sul resto dei componenti. Anche la scelta della CPU dovrà essere ponderata in base alle prestazioni delle scheda video dedicata, al fine di evitare ogni possibile bottleneck per poterla sfruttare al 100% in ogni situazione.
In definitiva, la scheda video dedicata, ora come in passato, rappresenta la prima scelta per la realizzaione di un PC ad alte prestazioni che possa essere utilizzato al meglio in ogni ambito, e negli ultimi anni l’interesse del pubblico si è orientato in maniera sempre maggiore sulle schede video ad alte prestazioni, sotto la spinta dei fattori legati al gaming; la domanda di questo tipo di componenti è quindi aumentata enormemente, e ciò probabilmente è una della cause dei prezzi molto elevati delle schede video didicate nell’ultimo anno, anche se la situazione sta pian piano migliorando e fra qualche tempo sarò possibile acquistare a prezzi prossimi a quelli ufficiali.
Conclusioni su Differenza tra Scheda Video Integrata e Dedicata
Siamo arrivati alle conlcusioni di questo articolo sulla differenza tra scheda video integrata e dedicata, dove abbiamo delienato le principali differenze e filosofie esistenti fra queste due tipologie di componenti; l’argomento è quanto mai attuale, data l’attuale situazione di mercato in cui la produzione di schede video non riesce a star dietro all’elevatissima domanda per i chip ad alte prestazioni, a nostro avviso mai così alta come in questi ultimi due anni.
I produttori propongono da diversi anni soluzioni di grafica integrata per chi non abbia delle esigenze particolari riguardanti il comparto grafico, soluzioni che con il passare del tempo si sono evolute e hanno raggiunto le prestazioni delle schede video dedicate di fascia bassa; i processori Intel offrono chip grafici integrati da più tempo rispetto ad AMD, ma queste schede grafiche integrate offrono prestazioni solitamente molto basse, sufficienti per la fruizione di contenuti multimediali e lo svolgimento del lavoro di ufficio; AMD dal canto suo ha preferito lavorare su soluzioni più specifiche, facendo tesoro del know-how derivante dall’acquisizione di ATI Technologies nel 2006, con i primi modelli usciti intorno al 2011; da allora, l’evoluzione è stata continua, nonostante i problemi con alcuni prodotti non molto riusciti (pensiamo ai processori AMD FX), e tutto questo lavoro ha portato poi ai rivoluzionari processori Ryzen, con i modelli della serie G comprendenti al loro interno una potente scheda video integrata.
In periodi come questo, le APU ed i processori Intel provvisti di grafica integrata rappresentano a volte l’unica soluzione per chi intenda assemblare un PC da zero, da potenziare poi in seguito con una scheda video dedicata, a situazione prezzi normalizzata; come abbiamo esposto in precedenza, le moderne schede grafiche integrate offrono ormai prestazioni di tutto rispetto (soprattutto le APU), quindi con un pò di ottimizzazione dei settaggi qualitativi sarà possibile godere di un’ottima esperienza di gioco, in modo da poter tamponare in attesa dell’acquisto di una scheda grafica dedicata.
Nel futuro, i processori comprenderanno al loro interno schede grafiche integrate sempre più potenti (sembra che i prossimi processori AMD basati su architettura Zen 4 saranno dotati di default di scheda video integrata della generazione RDNA2), proseguendo su un percorso di crescita del settore che sarà in grado di offrire performance sempre più elevate, senza l’esborso supplementare per una scheda grafica dedicata, che diventerà superflua per una gran parte di utenza.
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