Intel non conferma la data esatta, ma l’azienda ribadisce che utilizzerà il design 288 Efficient (E-Core) annunciato l’anno scorso. Il nuovo prodotto sarà successivamente seguito da Granite Rapids-D.
Secondo Intel, Xeon Sierra Forest consentirà un aumento delle prestazioni fino a 2,7 volte per rack rispetto alla piattaforma server del 2021, sia essa Ice Lake o Cascade Lake.
Queste architetture server sono composte da tipi di core CPU differenti noti come Performance Cores (o P-Cores), quindi un confronto diretto non è propriamente adatto; tuttavia, questo sottolinea il cambiamento nel settore degli edge e delle telecomunicazioni, dove il numero di core ha la priorità sulle prestazioni massime dei singoli core.
Un altro fattore importante per tali server all’edge è la loro efficienza energetica. I processori Xeon di prossima generazione saranno disponibili commercialmente con il software Intel Infrastructure Power Manager (IPM), progettato per le reti 5G.
In tal senso Intel sostiene una riduzione del 30% del consumo energetico.
L’azienda è consapevole che una moderna rete 5G deve fare affidamento su un’infrastruttura energetica efficiente che porterà ad un carbon footprint più piccola e a costi inferiori, il che può alla fine portare a un costo di possesso (TCO) inferiore e aiutare i fornitori di reti mobili a costruire più nodi.
Intel sostiene un risparmio energetico del 20% e un aumento della capacità del 2x per le reti di accesso radio virtualizzate (vRAN). Sia Sierra Forest che Granite Rapids-D includeranno un potenziamento vRAN.
Secondo i rapporti, GNR dovrebbe vedere la luce più avanti quest’anno insieme a Sierra Forest, mentre è ora confermato che la variante GNR-D sarà lanciata nel 2025.
Intel sta ora presentando in anteprima la nuova piattaforma al MWC di Barcellona, dove i partecipanti possono vedere una vera dimostrazione dei nuovi processori Xeon di prossima generazione basati su Sierra Forest.
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