Scopri in questo articolo pregi e difetti delle CPU AMD Ryzen 9 7900 e Ryzen 9 7900X, analisi prestazioni consumi e consigli per gli acquisti
La lineup dei processori AMD Ryzen serie 7000 è piuttosto completa ed estesa, con modelli che nel corso degli ultimi due anni si sono aggiunti alle CPU lanciate a fine settembre 2022, caratterizzate dalla presenza del suffisso X (Ryzen 5 7600X, Ryzen 7 7700X, Ryzen 9 7900X, Ryzen 9 7950X); questi processori presentavano un TDP superiore rispetto ai precedenti processori Ryzen 5000 per via di frequenze di boost particolarmente elevate e spinte al limite di quanto permesso dall’architettura, che pure sfrutta tutti i miglioramenti del processo produttivo a 5 nm di TSMC.
Per andare incontro meglio alle esigenze di quella categoria di utenti che desideravano le prestazioni dell’architettura Zen 4 ma a ridotti consumi energetici e temperature più contenute, a inizio 2023 AMD lancia sul mercato i processori Ryzen 7000 privi del suffisso X, caratterizzati da frequenze di boost leggermente inferiori e da tensioni differenti, in modo da garantire prestazioni praticamente sovrapponibili ma con un valore di TDP sensibilmente inferiore, che per tutti i modelli si attesta a 65 watt (tranne che per il Ryzen 7950X, che non è stato prodotto in versione liscia).
In realtà, da diversi anni è disponibile la Eco Mode attivabile utilizzando l’utility ufficiale AMD Ryzen Master, che attraverso una serie di settaggi inerenti le tensioni e le frequenze target, va ad abbassare il TDP delle CPU più energivore, ma avere una CPU out of the box con prestazioni elevate senza l’utilizzo di costose soluzioni di dissipazione è sicuramente preferibile per gli utenti meno esperti, o comunque per coloro i quali non se la sentono di intervenire in maniera così profonda con il funzionamento del processore.
Nel caso del Ryzen 9 7900X, si tratta di una CPU 12 core e 24 thread, con frequenze di boost pari a 5,6 GHz, che garantisce prestazioni elevatissime soprattutto in ambito multithread, ma con un TDP pari a 170 watt, che impone dissipatori a liquido o grossi dissipatori ad aria per mantenere frequenze su tutti i core sempre elevate, ed alla giusta temperatura di esercizio; la soluzione è rappresentata dal Ryzen 9 7900, CPU con uguale layout ma caratterizzata da un TDP di soli 65 watt, che la rende di fatto una delle CPU più efficienti degli ultimi anni. Le frequenze di boost calano leggermente a 5,4 GHz, valore più che sufficiente a garantire prestazioni molto simili al 7900X in st, e con prestazioni in multithread piuttosto simili, come vedremo più avanti.
Attualmente i processori Ryzen 7000 sono acquistabili a prezzi molto molto interessanti, grazie al lancio imminente dei Ryzen 9000, che avverrà alla fine del mese di luglio; i Ryzen 7900 rappresentano un’ottima opportunità per avere prestazioni elevate in ogni ambito, che non faranno rimpiangere necessariamente le nuove CPU in uscita, ma la scelta fra la variante X e liscia deve essere valutata in base alle proprie esigenze, soprattutto se si dispone o meno di sistemi di dissipazione a liquido, che diventano quasi un obbligo per un processore da 170 watt di TDP che deve mantenere frequenze di boost all core sempre elevate, per fare davvero la differenza rispetto al più parco Ryzen 7900.
Come di consueto, in questo articolo andremo a mostrare le differenze in termini di prestazioni e consumi fra il Ryzen 9 7900 ed il 7900X, per dare un quadro completo della situazione ed aiutare nella scelta fra queste due CPU.
Specifiche tecniche AMD Ryzen 9 7900 – Ryzen 9 7900X
Dal punto di vista delle specifiche tecniche, queste due CPU sono praticamente allineate, dato che troviamo 12 core e 24 thread disposti come sempre su due chiplet, con 12 MB di cache L2 (1 MB per core) e cache L3 da 64 MB; il processo produttivo principale per i core è il 5 nm di TSMC, mentre per l’I/O die viene utilizzato il processo a 6 nm, sempre di TSMC. L’unica differenza tra questi due processori risiede nelle frequenze di clock e nel TDP, perché nel caso del 7900X abbiamo un base clock di 4,7 GHz e boost clock di 5,6 GHz, con un TDP di 170 watt, mentre per il Ryzen 7900 abbiamo un valore base di 3,7 GHz, mentre il boost è di 5,4 GHz, con un TDP sensibilmente più basso pari a soli 65 watt.
Questa riduzione del TDP è stata raggiunta attraverso una riduzione delle frequenze di boost massime, con valori garantiti su tutti i core che di conseguenza sono inferiori (fattore riscontrabile anche nelle frequenze base, che passano da 4,7 a 3,7 GHz); è probabile che ci siano delle ottimizzazioni lato tensioni operative, anche per diminuire le temperature di esercizio, che sono piuttosto elevate per il 7900X (anche se si tratta di una condizione fisiologica per tutte le CPU Zen 4). Come sempre è presente la grafica integrata RDNA2 con 2 Compute Units e frequenze massime di 2,2 GHz, ed il controller della memorie rimane il medesimo, con velocità massime supportate di 5200 MT/s e capienza massima di 128 GB, anche se naturalmente è possibile spingersi oltre, con i moduli RAM DDR5 con profili Intel XMP e AMD EXPO. Il limite di 65 watt di TDP è esteso a tutta la lineup delle CPU Ryzen prive del suffisso X, che ricordiamo comprendere anche i modelli Ryzen 5 7600 e Ryzen 7 7700, ma in questo caso l’efficienza raggiunge valori record, dato che il Ryzen 7900 integra ben 12 core al suo interno, una CPU top di gamma con consumi da fascia media.
La possibilità di usare i dissipatori AM4 anche su socket AM5 permette di non investire necessariamente su una soluzione a liquido nel caso del Ryzen 7900, ottimo per chi effettua l’upgrade dell’intera piattaforma, mentre per il 7900X la situazione è un pò più complessa, dati i suoi 170 watt di TDP; in realtà, chi usa il PC prevalentemente con i giochi potrebbe trovare conveniente optare per il 7900X, per via delle frequenze leggermente superiori, mentre per uso rendering/encoding i consumi maggiori del 7900X si fanno sentire, al contrario del 7900, che con prestazioni simili riesce a mantenere valori molto più bassi, anche come calore da gestire; il 7900 eventualmente potrebbe essere montato anche su schede madri più economiche (posto che in generale le motherboard AM5 presentano sezioni di dissipazione ed alimentazione più che adeguate per tutte le CPU Ryzen 7000), mentre per il 7900X i picchi di potenza elevati sconsigliano l’utilizzo su motherboard di fascia medio/bassa, come potrebbero essere ad esempio i modelli equipaggiati dal chipset A620.
AMD Ryzen 9 7900 vs Ryzen 9 7900X performance e consumi
Come abbiamo già accennato in precedenza, queste due CPU si differenziano essenzialmente per le frequenze di clock, più elevate per il 7900X non soltanto per i valori boost su singolo core ma anche in caso di carico su tutti i core; le CPU AMD da diverse generazioni implementano il sistema PBO (Precision Boost Overdrive), una sorta di modalità turbo che consente al processore di salire in frequenza fino al valore di boost di fabbrica, non solo in st ma anche in mt, permettendo il massimo delle prestazioni, senza ricorrere al classico overclock.
In questo caso particolare, il valore del TDP molto più alto per il Ryzen 7900X consente di mantenere clock elevati in ogni situazione, cosa che non avviene allo stesso modo per il Ryzen 7900, limitato dal valore impostato a 65 watt; per quanto riguarda il gaming, il rendimento è sostanzialmente allineato tra i due processori, visto che la differenza in frequenza non è molto rilevante (incide molto più la cache, come abbiamo visto con il Ryzen 7 7800X3D), ed alle risoluzioni più elevate l’incidenza del processore va a diminuire, essendoci un carico maggiore sulla scheda video. In ambito produttività, che comprende tutte le applicazioni del pacchetto Office e quindi le attività più comuni di tipo lavorativo che si eseguono al PC, il comportamento fra le due CPU è molto simile, dato che in questo caso il carico di lavoro non coinvolge un elevato numero di core, e le frequenze di clock sono molto simili su carichi leggeri.
Nei benchmark per la compressione e decompressione dei file, il divario aumenta leggermente in favore del Ryzen 7900X, che in questo caso di carico medio/alto su tutti i core può contare su limiti di potenza più elevati, e di conseguenza su clock sostenuti più elevati; un comportamento simile è riscontrabile con i principali software di conversione ed editing video (ambito Multimedia), con un divario ancora maggiore stimabile nell’11% medio rispetto al Ryzen 7900. Nel calcolo puro (quindi con software professionali di rendering e progettazione 3D) il divario arriva al 16%, quindi anche in questo caso, bisogna verificare se per le proprie esigenze è conveniente optare per una soluzione più veloce ma anche sensibilmente più energivora come il 7900X, che purtroppo consuma quasi il 60% in più del 7900 in situazione di full load, che si traduce in termini assoluti in un valore superiore di oltre 100 watt.
I prezzi medi di queste due soluzioni sono abbastanza simili, con una differenza di circa 20 euro in favore del 7900X; questo dato non è insolito, dato che il Ryzen 7900 è stato lanciato successivamente, e integra nella confezione il dissipatore AMD Wraith Prism, sufficiente a garantire un funzionamento regolare e senza tagli alle frequenze, grazie ai 65 watt di TDP.
Considerazioni finali su AMD Ryzen 9 7900 vs Ryzen 9 7900X: quale CPU acquistare
I processori Ryzen 7000 sono oggi ancora più convenienti rispetto al periodo del lancio, grazie a prezzi che si sono stabilizzati per quanto riguarda schede madri anche top di gamma e moduli di memoria DDR5; l’uscita imminente dei Ryzen 9000 ha portato ad una diminuzione dei prezzi medi dell’intera lineup, con delle prestazioni che sono ancora ai vertici della categoria, soprattutto per quanto riguarda i Ryzen 9 7900 e 7900X.
Grazie ai consumi sensibilmente inferiori, il Ryzen 9 7900 rappresenta a nostro avviso una opzione migliore rispetto al Ryzen 9 7900X, che ha dalla sua delle prestazioni leggermente superiori nei vari applicativi; in realtà, gli utenti più esperti possono ottimizzare il rendimento del 7900X, lavorando sui valori relativi alla tensione ed eventualmente attivando la Eco Mode supportata da tool ufficiali come AMD Ryzen Master, ma gli utenti che non hanno dimestichezza con queste procedure potrebbero trovare conveniente optare direttamente per il Ryzen 7900, che comunque è in grado di garantire prestazioni elevatissime in ambito multithread, al pari di un Intel Core i9-12900K, processore di qualche anno fa ma pur sempre un top di gamma molto potente. Una CPU con queste prestazioni in un TDP contenuto in soli 65 watt rappresenta sicuramente una scelta vincente, anche se naturalmente bisogna scendere a qualche compromesso in termini di clock raggiungibili, che in ogni caso non incidono più di tanto sul rendimento effettivo.
Si potrebbe affermare che in quanto soluzioni top di gamma, e considerando il prezzo praticamente allineato, tanto varrebbe scegliere direttamente il 7900X, con un dissipatore adeguato ed apportando eventuali correttivi per limare i consumi elevati, quindi si tratta di valutazioni di tipo personale, in base alle proprie esigenze; come detto in precedenza, il Ryzen 7900 può rappresentare una scelta migliore per lavori di rendering in ambito professionale, potendo contare su prestazioni molto elevate e consumi ridottissimi, usando il valido dissipatore in dotazione, facile da installare e molto silenzioso, mentre per l’utenza enthusiast il 7900X potrebbe essere preferibile, contando su prezzi generalmente inferiori e prestazioni in assoluto superiori.
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