Descrizione di come fare l’overclock delle Schede Video, agendo sulla GPU e sulla memoria VRAM delle VGA; con specifico riferimento alla NVIDIA Geforce e AMD Radeon.
Tra gli argomenti che stanno più a cuore ai gamers incalliti vi è sicuramente l’overclock; ogni videogiocatore degno di questo nome, infatti, seleziona minuziosamente e con molta accuratezza le caratteristiche tecniche e la componentistica che andrà a dar vita alla propria piattaforma di gioco.
Spesso e volentieri tali scelte vengono effettuate proprio in ottica di overclock perché un processore, come una scheda video, di una certa fascia di prezzo, può a volte raggiungere il modello superiore (e dunque più costoso) semplicemente andando a variare quelle che sono le frequenze operative del prodotto stesso.
Questo aspetto dunque va ad incidere sulla scelta del processore, delle schede madri, che si differenziano tra loro anche per le capacità di overclock della CPU e, non per ultima di importanza, della scheda video.
Tale pratica è talmente comune e “sdoganata” che ormai tutte le case produttrici di schede video propongono alla loro clientela modelli già overlockati di fabbrica, dotati dunque di frequenze superiori a quelle reference e imbelliti da dissipatori di generose dimensioni e, sempre più spesso, dotati di due o tre ventole di grandi dimensioni per tenere a bada le temperature di esercizio.
Ma se volessimo essere noi ad effettuare manualmente tale operazione? Bene, con questo articolo PcGaming.Tech vi spiega come overclockare la vostra scheda video.
L’overclock della scheda video può essere effettuato aumentando le frequenze di funzionamento del core della GPU (Graphics Process Unit) e/o della memoria video dedicata (VRAM). A tal fine è sufficiente avvalersi di alcuni software facilmente reperibili dal web, alcuni specifici per AMD o NVIDIA, altri invece universali come il famoso MSI Afterburner che offre in aggiunta alla gestione dell’overclock della scheda video anche altre funzionalità interessanti soprattutto in ottica di monitoraggio di frequenze e temperature dell’intero sistema.
Tuttavia per gli utenti più smanettoni e smaliziati è possibile rendere permanente l’overclock (una volta sicuri della sua stabilità) andando a modificare il bios della scheda video, sostituendo alle frequenze del produttore le maggiori frequenze in oc testate sia per il core che per la VRAM; questa operazione non è proprio immediata e si compone di tre fasi: il dump del bios della scheda video, la modifica dei valori tramite software dedicato e infine il flash del bios modificato (con tutti i rischi legati al fatto che il flash potrebbe non andare a buon fine con danni irreversibili sull’hardware). Pertanto prima di intervenire in modo pesante e definitivo sul bios, è opportuno acquisire una certa dimestichezza con l’overclock della scheda video via software. Eventuali guide e approfondimenti in merito alla modifica del bios della scheda video verranno trattati successivamente con la pubblicazione di un altro articolo all’uopo dedicato. In questa sede andremo a spiegare dunque come overcloccare la scheda video nel modo più semplice e immediato possibile ovvero da windows, minimizzando il rischio di fare danni al nostro hardware.
Prima di entrare nel dettaglio della procedura di overclock ricordiamo che, come già visto ed ampiamente descritto nell’articolo Overclock CPU Intel, la riuscita dell’overclock della scheda video dipende essenzialmente dai seguenti fattori:
- Bontà del silicio (Silicon Lottery): in quanto anche a parità di modello di scheda video i margini di overcloccabilità possono variare tra un esemplare e l’altro.
- Efficacia del sistema di dissipazione montato sulla scheda video e airflow all’interno del case
- Qualità dei VRM e della fasi di alimentazione
In questa guida preferiamo, come già detto, concentrarci sull’overclock tramite software, ed in particolare tramite MSI Afterburner che apprezziamo particolarmente per la sua versatilità e facilità di utilizzo, oltre al fatto che consente abbinato al software Rivatuner Statistics server di visualizzare a video (on screen display) mentre si gioca informazioni importanti sul nostro hardware (frequenze di CPU, GPU e memorie, temperature, voltaggi e velocità delle ventole). In seguito nell’illustrare una breve guida alle principali features di questo programma, verranno forniti consigli e raccomandazioni su come procedere nella pratica dell’overclock della scheda video per non correre rischi di nessun tipo.
OVERCLOCK SCHEDA VIDEO CON MSI AFTERBURNER (METODO UNIVERSALE AMD E NVIDIA)
Il software da noi suggerito è MSI Afterburner che ad oggi è arrivato alla versione stabile 4.6.2 (consigliamo sempre di verificare la disponibilità di versioni aggiornate, per scongiurare eventuali problemi con i modelli più recenti di schede video) comprensivo del pacchetto Rivatuner Statistic server giunto alla versione 7.2.3 che non bisognerà escludere in fase di installazione. Questo programma consente l’overclock sia di schede NVIDIA Geforce che AMD Radeon ed è questo il motivo principale per il quale viene utilizzato anche nella nostra guida.
INTERFACCIA GENERALE DI MSI AFTERBURNER
L’interfaccia del programma varia in funzione del tema da noi scelto tra le numerose opzioni disponibili nel menu accessibile Settings –> Interfaccia Utente; noi abbiamo scelto il tema MSI Afterburn predefinito V2 in quanto lo riteniamo quello più chiaro e intuitivo seppur meno accattivante dal punto di vista grafico rispetto agli altri.
OVERCLOCCARE IL CORE DELLA GPU E DELLA VRAM CON MSI AFTERBURNER
Dopo aver cambiato il tema, una volta tornati alla finestra principale di MSI Afterburner (raffigurata in foto) la voce su cui occorre intervenire per overcloccare il core della GPU è Core Clock (MHz), per l’overclock della VRAM invece è Memory Clock (MHz) non dimenticandoci di cliccare su “Apply” per rendere effettive le modifiche e applicare l’overclock, oppure su “Reset” nel caso volessimo tornare alle frequenze di default. Niente di più semplice, ma raccomandiamo di procedere per tentativi procedendo con step di +50Mhz (sia per GPU che per VRAM) testando il tutto prima di passare ad ulteriore incremento. Nel caso in cui l’overclock non dovesse risultare stabile, i sintomi di tale instabilità potranno variare da artefatti nelle texture e nei poligoni a veri e propri freeze. Così come avviene per le CPU anche per le GPU si può provare ad aumentare il Vcore a patto di riuscire a contenere il maggior calore prodotto dal chip overvoltato: nel caso in cui si voglia rischiare tentando di spremere ulteriori MHz si deve intervenire sulla voce Core Voltage (mV); tuttavia per poter far ciò occorre abilitare l’overvolt su msi afterburner andando nelle impostazioni generali e flaggando le due voci: “sblocca il controllo del voltaggio” e “sblocca il monitoraggio del voltaggio”. Assolutamente sconsigliato infine modificare il power limit per evitare danni irreparabili all’hardware.
GESTIRE LA VELOCITA’ DI ROTAZIONE DELLE VENTOLE CON MSI AFTERBURNER
Un altro parametro importante gestibile dalla schermata principale di MSI Afterburner da non trascurare, è la velocità di rotazione della ventola o ventole della scheda video Fan Speed (%) : la gestione della velocità di rotazione delle ventole può essere impostata su manuale, automatica oppure ancora “user define”.
AUTO: è la modalità di default in base alla quale la velocità delle ventole viene regolata in funzione della temperatura raggiunta dal chip in base ad una curva RPM-C° preimpostata nel bios della scheda video.
MANUALE: è utile se desideriamo impostare una velocità costante di rotazione della ventola a prescindere dal carico gravante sulla GPU. Ciò è possibile disabilitando la modalità automatica cliccando sul piccolo pulsantino AUTO collocato in alto a destra del riquadro in modo da disattivarlo e impostare la velocità desiderata delle ventole spostando a proprio piacimento il cursore da min (40%) a max (100%) e cliccare nuovamente su “Apply” per rendere effettive le impostazioni e su “Reset” qualora decideste di tornare alle impostazioni di default con la gestione automatica della velocità delle ventole.
USER DEFINE: è una modalità di gestione della velocità delle ventole non fissa, ma che si differenzia da quella di default in quanto la variabilità della velocità delle ventole non è gestita dal bios della scheda video bensì dall’utente il quale può, nelle impostazioni del programma, tracciare la curva che esprime la corrispondente velocità delle ventole desiderata ad una data temperatura raggiunta dal core. Per applicare questa interessante modalità bisognera cliccare su “User Define” contrassegnato dal simbolo dell’ingranaggio in modo da evidenziare lo sfondo del riquadro Fan Speed in verde, cliccare su “Apply” e successivamente entrare nelle impostazioni cliccando su “Settings” e dopo essersi posizionati sul tab “Ventole” e aver abilitato il flag sul campo “Abilita il controllo automatico del controllo della ventola” disegnare la curva a proprio piacimento. La possibilità per l’utente di impostare una curva personalizzata per la velocità di rotazione delle ventole è molto apprezzabile soprattuto in condizioni di overclock. In generale, quando non si interviene con una curva personalizzata, lasciando la gestione delle ventole su AUTO, il compito della gestione viene demandato interamente ai driver della scheda video che leggono i valori da applicare alla velocità delle ventole, in funzione della temperatura raggiunta, dal bios della scheda video. Ricorrere ad una curva personalizzata ha la sua utilità quando si vuole ad esempio rinunciare ad un regime silenzioso a temperature medie per contenere maggiormente le temperature.
MONITORARE I PARAMETRI DELL’OVERCLOCK IN-GAME CON MSI AFTERBURNER
Il motivo per cui MSI Afterburner sia diventato così popolare e diffuso non è esclusivamente da imputare alla possibilità di overcloccare qualsiasi modello di scheda video ma soprattutto al fatto di consentire la visualizzazione a video durante l’esecuzione dei videogiochi di diverse informazioni sul nostro hardware: dalla frequenza della GPU e delle RAM alla temperature nonchè alla velocità di rotazione delle ventole, FPS, etc. etc. E’ possibile quindi verificare mentre si gioca l’impatto dell’overclock sulle prestazioni del gioco misurate in FPS (fotogrammi per secondo) dando uno sguardo anche alle temperature raggiunte e al comportamento delle ventole in modo da poter agire in correzione nel caso lo si ritenga opportuno o necessario.
Per poter visualizzare le statistiche di MSI Afterburner a video mentre si gioca occorre configurare il programma andando nel tab Grafici delle impostazioni e impostando il monitoraggio grafico per le dimensioni che a noi interessano: temperatura GPU, frequenza Core, frequenza della memoria, velocità ventola, velocità fotogrammi. Per far ciò occorre oltre a posizionarsi sulla singola dimensione presente in elenco che vogliamo abilitare, cliccare sul segno di spunta trasparente posizionato prima della relativa stringa in modo da poter successivamente modificare le proprietà del grafico in basso: è possibile quindi adesso scegliere se vogliamo le informazioni a video sottoforma di testo (consigliato) o di grafico, flaggando il campo mostra le informazioni su schermo (tempo reale) e selezionando con il menu a tendina la modalità desiderata. L’operazione che nella schermata si riferisce alla temperatura della GPU va effettuata per tutte le altre dimensioni che abbiamo sopraelencato. Nulla impedisce di aggiungere statistiche ulteriori relative alla CPU ma per il nostro scopo sarebbero inutili e andrebbero ad appesantire ulteriormente l’OSD. In basso una schermata catturata durante l’esecuzione del videogioco Tom Clancy’s Splinter Cell Blacklist a bordo di una Geforce GTX 750TI con vram overcloccata affiancata da un ormai altrettanto vetusto Intel I3 4160:
Dall’OSD (On Screen Display) in alto a sinistra possiamo ricavare le seguenti informazioni: la temperatura del core della GPU della nostra geforce GTX 750TI che lavora ad una frequenza di 1.163MHz ad inizio sessione è di soli 43 gradi e pertanto la ventola sta girando soltanto al 40% del regime massimo di rotazione; la memoria video dedicata della geforce GTX 750TI è stata overcloccata a 3.147MHz e gli FPS renderizzati sono 65. Infine possiamo personalizzare il nostro OSD spostandolo in un altro angolo dello schermo (in alto a destra ad esempio piuttosto che a sinistra), cambiare colore e dimensione dei caratteri tramite l’applicazione Rivatuner Statistics server che viene installata insieme ad MSI Afterburner.
Adesso che abbiamo visto come funziona l’overclock tramite il software MSI Afterburner, possiamo iniziare a innalzare le frequenze della GPU e della VRAM anche se nella maggior parte dei casi è preferibile non intervenire sul VCore sopratutto se la nostra scheda video non è dotata di un buon sistema di dissipazione. Sia che optiamo per l’overvolt o meno, è importante il monitoraggio della temperatura della GPU che non dovrebbe mai superare gli 85 gradi celsius pena instabilità e malfunzionamenti oltre al rischio a lungo andare di danneggiarla.
MSI Afterburner come abbiamo avuto modo di vedere è un software molto versatile poichè permette l’overclock di tutte le schede video e inoltre interfacciandosi con le statistiche di Rivatuner consente di gestire anche un monitoraggio via OSD in-gaming abbastanza completo, tuttavia esso non dispone di un modulo per il test della stabilità dell’overclock della scheda video pertanto occorrerà utilizzare altri programmi come Unigine Heaven oppure Basemark GPU entrambi validi benchmark che simulano situazioni di elevato carico sulla GPU come nei giochi per testarne a fondo la stabilità. Esistono anche degli stress-test ancora più pesanti, come ad esempio MSI Kombustor, il cui utilizzo è da parte nostra altamente sconsigliato in quanto il loro utilizzo potrebbe a lungo andare causare danni irreversibili alla scheda video. Il consiglio che vi diamo, oltre ad usare i benchmark di cui sopra (Unigine o Basemark GPU), è soprattutto quello di provare l’overclock sul campo durante le sessioni di gioco.
CONSIDERAZIONI FINALI SU COME FARE L’OVERCLOCK DELLA SCHEDA VIDEO
L’overclock di una scheda video al pari dell’overclock della CPU, è diventata con il passare degli anni un’operazione semplice e alla portata di molti utenti, infatti la nuova generazione di schede permette persino la gestione dei voltaggi via software che un tempo era possibile a patto di dover ricorrere a modifiche fai-da-te all’hardware (cd. Vmod) che venivano effettuate ricorrendo all’utilizzo di saldatori e all’impiego di trimmer installati fisicamente sul pcb per la regolazione del Vcore e del Vmem che a loro volta venivano monitorati mediante un voltmetro. Detto questo, appare evidente che, quello che era impensabile fino a 15 anni fa quando anche l’hardware monitor e i sensori a disposizione degli utenti erano molto limitati oggi sembra ovvio e scontato.
L’overclock “a portata di click” se da un lato si traduce in minori soddisfazioni per quella categoria di utente “smanettone incallito” che non può più provare l’ebbrezza di modificare i moltiplicatori di una CPU configurando i jumper presenti sul pcb della scheda madre o addirittura ricorrere a Vmod con trimmer e arnesi vari, dall’altro rendendo più user-friendly certe pratiche finisce con il coinvolgere un maggior numero di utenti incoraggiati dalla facilità di approccio all’overclock della propria scheda video.
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