quanto dura un computer portatile da gaming

Quanto Dura un Computer Portatile da Gaming 2024

da | Dic 26, 2023 | 0 commenti

Scopri la longevità che può garantire un notebook da gaming di ultima generazione, per mantenere prestazioni elevate nel tempo

Quanto dura un computer portatile da gaming? I moderni PC portatili hanno ormai delle prestazioni paragonabili a quelle dei normali PC desktop, dato che i produttori di hardware offrono per ragioni di ottimizzazione delle risorse CPU e GPU mobile praticamente uguali alle controparti desktop, con le dovute modifiche lato consumi energetici, che per forza di cose devono essere molto più contenuti, per limitare il calore generato e garantire una maggiore durata della batteria.

Come per i computer tradizionali, anche i portatili da gaming sono ovviamente soggetti all’obsolescenza, o a possibili guasti dovuti all’usura; nel primo caso, può dipendere dal tipo di uso che si fa del proprio device, e trattandosi in questo caso di portatili da gaming, può accadere che le prestazioni tendano a diminuire in maniera più veloce del previsto. Non si tratta di un fenomeno che si può prevenire al 100% dato che l’industrua videoludica non segue un trend sempre prevedibile, ma è possibile limitare questo effetto attraverso la scelta oculata dell’hardware presente all’interno del portatile, come descriveremo meglio nella prosecuzione dell’articolo.

Per quanto riguarda l’usura dei componenti, essa può riguardare tutte le parti del portatile, ma sicuramente la componente più esposta è la batteria, che essendo soggetta a cicli di ricarica e di utilizzo molto numerosi dopo qualche anno tende inevitabilmente a perdere potenza ed efficacia; occorre precisare che i moderni portatili sono dotati di hardware in grado di regolare le frequenze operative in modo da massimizzare l’efficienza, con la conseguenza che lo stress sulla batteria è ridotto rispetto al passato, ma in ogni caso l’usura si fa sempre sentire col tempo, considerando anche le varie features relative alla ricarica rapida, che stressano ulteriormente le batterie integrate.

Il trackpad per il puntamento è anche soggetto ad usura, specialmente sui portatili più datati, che integravano dei pulsanti fisici; essi tendevano a smettere di funzionare in un arco di tempo relativamente breve se molto utilizzati, dato che il pad sottostante tendeva a perdere il contatto, come spesso avviene con i telecomandi. Sui modelli più recenti i plusanti sono integrati su tutta la superficie del trackpad e questo limita le problematiche dei tasti a vista, anche se non le elimina completamente.

Un altro compontente che può risentire dell’usura è l’hard disk, che nei portatili più recenti non è di tipo meccanico, trattandosi di unità a stato solido (SSD); come vedremo in seguito, questo particolare tipo di memoria è garantito per un numero elevatissimo ma comunque finito di cilci di lettura e scrittura, numero che solitamente tende ad aumentare con la dimensione dell’unità installata (unità più gradi sono soitamente garantite per un numero di cicli superiore).

L’hardware di un portatile da gaming è sicuramente l’aspetto fondamentale da considerare per quanto riguarda l’obsolescenza, a cominciare dalla CPU, che deve essere in grado di garantire prestazioni mediamente elevate in tutti gli applicativi, compresi ovviamente i giochi; il dato da considerare è principalmente il numero di core a disposizione, ma incide anche la generazione del processore, dato che una CPU più recente ha in genere un IPC superiore, in grado di eguagliare le prestazioni di modelli di generazioni precedenti dotati di un numero superiore di core. Le stesse considerazioni si possono fare per la scheda video, che deve essere in grado di garantire prestazioni elevate nel tempo, oltre che supportare tutte le varie API e le features più avanzate. 

Anche la memoria RAM col tempo può rivelarsi insufficiente, ma questo problema è facilmente risolvibile, dato che di solito i portatili presentano almeno duel slot per l’alloggiamento della RAM, e sarà sempre possibile aumentare la dotazione appena si presenta la necessità.

Con questo articolo andremo ad approfondire i punti appena descritti, per dare tutte le indicazioni necessarie a stimare la durata media di un portatile da gaming; queste informazioni potranno tornare molto utili soprattutto nel caso in cui si intenda acquistare una soluzione di questo tipo, in modo da evitare modelli non abbastanza future proof.

Quanto Dura un Portatile da Gaming – aspetti legati all’usura

Durata della batteria

Iniziamo il nostro articolo su quanto dura un portatile da gaming analizzando i componenti soggetti all’usura, nello specifico la batteria; le batterie installate nei portatili sono al litio, che è un pò lo standard di tutte le batterie ricaricabili per i device mobili, inclusi gli smartphone. Nel caso specifico dei portatili da gaming, le batterie hanno una potenza che può arrivare anche a 90 Wh (watt ora), dato che occorre far fronte alle richieste energetiche e soprattutto ai picchi di potenza che si possono verificare con CPU e GPU top di gamma.

batteria-laptop

Per quanto lo sviluppo tecnologico e la ricerca abbiano compiuto passi da gigante, le batterie decadono inevitabilmente col passare del tempo e con l’usura, ed in media questo decadimento avviene dopo circa tre anni di utilizzo continuativo, a causa dei continui cicli di ricarica; occorre precisare che per mantenere prestazioni elevate della batteria è bene periodicamente scaricare completamente la batteria, per poi sottoporla a cicli di ricarica completa (tenere sempre sotto carica la batteria anche quando non è necessario è controproducente, dato che vengono stressate le varie componenti delle celle, che tendono a surriscaldarsi).

Le moderne batterie consentono un uso mediamente intenso del portatile anche per 10 o più ore consecutive (per le sessioni di gaming puro ovviamente la durata sarà minore), e gli alimentatori in dotazione sono capaci di ricarica rapida, che consente di ricaricare la batteria in breve tempo, anche se questo aspetto potrebbe potenzialmente essere una causa di decadimento della capacità, dato che rappresenta una sorta di stress per la batteria.

Col passare degli anni, la durata della batteria può progressivamente ridursi fino a quasi zero, ed in questi casi occorre procedere con la sostituzione; fortunatamente, è possibile reperire ricambi per praticamente qualsiasi modello sul mercato, anche se la sostituzione può richiedere l’intervento di un tecnico (alcuni portatili meno recenti presentano una batteria estraibile senza necessità di rimuovere il coperchio).

In definitiva, la batteria in dotazione può durare anche diversi anni se si fa attenzione a non stressarla con troppi cicli di ricarica non necessari, ma occorre anche mettere in conto il fatto che arriverà il momento in cui sarà necessaria la sostituzione, per non rassegnarsi ad utilizzare il portatile solo collegato alla rete elettrica.

Durata del trackpad

Il trackpad rappresenta una componente molto importante per un portatile (anche da gaming), visto che in caso di utilizzo in mobilità rappresenta l’unico mezzo per poter utilizzare il puntatore del mouse; al pari dei normali mouse, anche i trackpad si contraddistinguono per caratteristiche molto simili, come la precisione di puntamento e la velocità.

I vecchi notebook presentanvano sistemi diversi fra loro per il puntamento, come dei piccoli sensori in materiale gommoso per simulare il movimento del cursore, con i pulsanti per il click destro e sinistro; questi sistemi non erano molto affidabili, dato che dopo un periodo di tempo più o meno lungo smettevano di funzionare per via dei contatti intasati o rovinati; il portatile risultava inutilizzabile, dato che anche collegando un mouse esterno il sistema integrato andava in conflitto.

Questi problemi hanno portato i vari produttori ad utilizzare i trackpad per i loro modelli, per via della loro affidabilità e precisione, ottimi per utilizzare il portatile quando non si ha a disposizione un mouse esterno; la durata di un trackpad è decisamente elevata, ma potrebbero esserci problemi sui modelli meno recenti per via dei pulsanti fisici per i click che venivano inseriti nella parte inferiore del trackpad, che potrebbero perdere efficacia; i moderni laptop da gaming sono muniti di ampio trackpad con dei sensori disposti su tutta la superficie, per una maggiore praticità ed affidabilità.

trackpad-laptop

Ovviamente, i gamers più appassionati ricorreranno sempre ad un mouse esterno, dato che un trackpad per quanto evoluto non potrà mai essere paragonato alla precisione e velocità di un mouse, ma in ogni caso l’affidabilità del trackpad deve essere valutata, dato che una eventuale sostituzione richiederebbe un intervento non di poco conto sul portatile.

Durata dell’hard disk o dell’SSD

Le memorie di massa sono sempre state una componente fondamentale per ogni computer, dato che diversamente dalle memorie di sistema sevono a memorizzare in maniera praticamente permanente tutti i dati, compresi quelli riguardanti il sistema operativo; si caratterizzano per il costo decisamente ridotto rispetto ad altre memorie, anche se la velocità non è paragonabile, almeno per quanto riguarda i tradizionali dischi meccanici (HDD).

L’hard disk drive è nato praticamente assieme ai primi computer, dato che venne introdotto da IBM nel lontano 1956; il funzionamento di questi primi hard disk era abbastanza simile a quelli attualmente in commercio, con le ovvie differenze riguardanti dimensioni, capacità e velocità date dal progresso tecnologico (gli hard disk PC sono passati da una capacità di pochi megabyte ai terabyte odierni). Un hard disk meccanico è formato da una serie di due o più dischi, che vengono letti da una o più testine che vanno a leggere e scrivere i dati sulla superficie dei vari dischi, che girano a velocità più o meno elevate, a seconda della tipologia di unità (la velocità dei dischi nei portatili e nei PC desktop varia da 5400 a 7200 RPM).

Le dimensioni dei dischi variano generalmente da 2,5 a 3,5″ (2,5 per le unità inserite nei portatili e 3,5 per i PC desktop), mentre le interfacce di collegamento sono mutate più volte negli anni seguendo vari standard, come ad esempio IDE e SATA, nelle varie evoluzioni, fino alla più recente SATA III 6 Gbps.

hard-disk-laptop

Questo tipo di unità oggi è sempre meno utilizzato, dato che l’utilizzo di parti meccaniche e rotanti implica per forza di cose dei bottleneck per quanto riguarda la velocità in lettura e scrittura dei dati teorica dei collegamenti e quella effettiva garantita da questi dischi. I vantaggi di queste unità risiedono nei costi molto contenuti a parità di capacità, e nella elevatissima affidabilità, dato che un hard disk può funzionare senza alcun problema anche per decenni, a meno di danni fisici veri e propri. I motivi di questa elevata affidabilità vanno ricercati nel fatto che le parti interne sono perfettamente sigillate, con testine che si muovono grazie ad un magnete, che per definizione ha una durata indefinita.

Se per i computer desktop possono rappresentare un’ottima soluzione per chi è alla ricerca di supporti economici, affidabili e dalla elevata capacità, sui portatili non rappresentano sicuramente una scelta appropriata, dato che le unità sono molto lente (disci a 5400 RPM) e rendono l’utilizzo poco gratificante, con tempi di caricamento del sistema e delle applicazioni molto elevato.

Per sopperire a queste limitazioni, da diversi anni il settore si è spostato sui dischi a stato solido (SSD), unità molto veloci e prive di parti meccaniche e rotanti, che grazie alle ridotte dimensioni dei supporti rappresentano la scelta ideale per i portatili da gaming, oltre che per i PC desktop. I vantaggi di questo tipo di unità oltre alle prestazioni (un SSD anche economico ha una velocità in lettura/scrittura casuale decine di volte superiore ad un hard disk meccanico) riguardano anche l’assenza di vibrazioni e la protezione dai campi magnetici, che potrebbero minare l’integrità dei dati.

ssd-laptop

I principali produttori di SSD indicano la durata stimata di ogni unità in termini di ore MTBF (Mean Time Between Failure), cioè il tempo medio che può intercorrere fra un guasto ed il successivo; questo tempo arriva anche al milione di ore, rendendo quindi gli SSD paragonabili agli hard disk meccanici come affidabilità; il problema principale potrebbe scaturire da errori sull’unità, che potrebbero portare ad un perdita di dati, senza una rottura vera e propria, ma si tratta di eventi estremamente rari. Fra gli accorgimenti per prolungare il più possibile la vita dell’SSD, possiamo consigliare di non ricorrere alla deframmetanzione; su questo tipo di unità non è necessaria (dato che i dati possono essere letti in maniera immediata anche se frammentati, non essendoci dischi rotanti).

Quanto Dura un Portatile da Gaming – aspetti legati all’obsolescenza

Numero di cores e generazione della CPU

Passiamo ora ad analizzare gli aspetti da considerare per determinare quanto dura un computer portatile da gaming in termini di prestazioni pure, iniziando dalla CPU; sul mercato esistono molte opzioni per quanto riguarda la dotazione dei portatili da gaming, sia da parte di AMD che da parte di Intel, ed occorre disporre delle giuste informazioni e conoscenze per compiere un acquisto oculato, ed evitare decadimenti prestazionali troppo netti con il passare del tempo.

In via generale, bisogna considerare che ogni processore è caratterizzato da tre aspetti fondamentali, che sono il numero di cores a disposizione, l’IPC (Instruction Per Clock), e le frequenze operative; le caratteristiche tecniche da considerare sono ovviamente più numerose, soprattutto per un processore mobile, dato che entrano in ballo anche considerazioni relative al consumo energetico (le soluzioni specifiche per il gaming presentano un valore in termini di TDP più elevato), ma in linea generale è sufficiente considerare solo gli aspetti fondamentali.

cpu-amd-laptop
cpu-intel-laptop

Un numero elevato di cores consente al processore di poter operare senza decadimenti prestazionali evidenti su molti processi contemporaneamente, oltre a performances superiori in tutti quegli ambiti che richiedono una grande potenza in parallelizzazione (rendering, computing, encoding). Per quanto riguarda il gaming in senso stretto, un numero di cores molto elevato non è strettamente necessario allo stato attuale, dato che i giochi prediligono frequenze elevate, efficienza generale ed un IPC adeguato, ma è innegabile che una scelta in tal senso possa essere più lungimirante, aumentando la vita utile del portatile in termini di performances elevate nel tempo.

Abbiamo accennato all’IPC, ma cosa si intende esattamente? come si intusce dall’acronimo, si tratta delle istruzioni processate per ciclo di clock, e ad un valore più elvato corrispondono maggiori prestazioni, a parità di altre variabili, come la frequenza; non esiste un modo per determinare l’IPC di un processore in assoluto, ma si può estrapolare dai valori prestazionali delle varie CPU fra di loro, fatte funzionare ad una frequenza fissa, e registrando i risultati ottenuti.

Oltre ai test empirici, si può fare affidamento ai dati dichiarati dal produttore per il guadagno prestazionale della nuova generazione, rispetto alla generazione precedente (ad esempio, i processori AMD Ryzen 5000 rispetto alla serie 3000, oppure i processori Intel Core serie 12000 rispetto alla serie 11000) per farsi un’idea generale dei miglioramenti attesi; questo è un aspetto molto importante soprattutto per i processori mobile, dato che su queste versioni le frequenze non possono essere spinte molto in alto, a causa delle restrizioni lato consumi energetici, e capita sovente che un processore della nuova generazione possa eguagliare le prestazioni in multithreading di un processore della generazione precedente dotato di un maggior numero di core

Anche le frequenze di clock rappresentano un valore molto importante per un portatile da gaming; i moderni processori presentano una gestione dinamica del clock, con valori dichiarati di boost che riguardano un numero ridotto di core, con modalità che possono essere differenti, a seconda che si tratti di una CPU AMD o Intel; in questi casi, un valore superiore in frequenza è da preferire, anche a scapito di un ridotto numero di cores, ma occorre precisare che queste soluzioni sono molto costose, dato che processori a frequenza elevata sono più selezionati e più energivori, con un rapporto prezzo/prestazioni inferiore rispetto a quello di processori della stessa generazione con valori leggermente più bassi; come approfondiremo in seguito, è la scheda video ad incidere in maniera preponderante sulle performances in game.

Un processore mobile dotato di 8 o anche 6 cores recente (AMD Ryzen 4000/5000 e Intel Core 10000/11000) è più che adeguato a garantire diversi anni di prestazioni elevate in ambito gaming (in realtà esistono anche ottimi processori dotati di 4 cores, ma in ottica futura è meglio appunto affidarsi ad una dotazione superiore); occorre fare un accenno alla questione realtiva alla dissipazione, dato che sarebbe opportuna una pulizia periodica delle parti interne dalla polvere in eccesso che tende ad accumularsi, soprattutto in corrispondenza delle ventole, ed eventualmente anche una sostituzione della pasta termica, per un raffreddamento efficiente come il primo giorno di utilizzo.

Tipologia di scheda video integrata o dedicata

Come abbiamo accennato nel paragrafo realtivo alla CPU, le prestazioni della scheda video sono le più determinanti, quando si parla di un portatile da gaming; la quasi totalità dei titoli dell’attuale generazione infatti presenta una complessità tale da sfruttare completamente tutte le capacità della scheda video installata, con un carico molto basso sul processore. Nel caso in cui si tratti di giochi multiplayer competitivi, il processore potrebbe avere un ruolo determinante, dato che di solito per avere un vantaggio sugli avversari si tende a giocare con il framerate più elevato possibile, abbassando al minimo i dettagli grafici, ma la scheda video deve essere comuinque all’altezza della situazione.

I portatili da gaming sono muniti solitamente di una scheda video dedicata, ma non è raro trovare dei modelli che invece si affidano di schede video integrate, come diversi laptop muniti di processori AMD, dotati solitamente di ottime schede grafiche integrate; per quanto siano delle soluzioni valide, sono comunque inadatte per i gamers più appassionati, o per chi sia alla ricerca di prestazioni elevate nel tempo.

Nvidia ed AMD offrono ottime soluzioni per il gaming ad alte prestazioni all’interno dei vari portatili da gaming, anche se negli ultimi tempi a causa della scarsa disponibilità sul mercato si trovano prevalentemente soluzioni dotate di GPU Nvidia; volendo dare delle indicazioni di massima sui modelli da scegliere per una maggiore durata delle prestazioni nel tempo, occorrerà indirizzarsi sulle AMD Radeon RX 5000M, 6000M e 7000M (soprattutto queste ultime, in grado di gestire tutte le features delle DX12 Ultimate come il ray tracing), mentre per quanto riguarda Nvidia abbiamo una vastissima scelta sulla lineup RTX 2000, 3000 e RTX 4000 mobile, oltre ai modelli GTX ed MX, che fanno parte di una fascia di performances inferiore, ma comunque in grado di consentire sessioni di gaming soddisfacenti, a patto di non pretendere settaggi qualitativi troppo spinti.

amd-radeon-laptop
nvidia-rtx-laptop

Occorre considerare che una scheda video di fascia alta mobile presenta un consumo che può superare i 150 watt sui modelli di punta, limitando di fatto un utilizzo completamente in mobilità del portatile da gaming, ma molte di queste soluzioni vengono ormai scelte in sostituzione dei PC desktop di livello paragonabile, che ormai presentano prezzi eccessivamente elevati, a causa della scarsità di schede video dedicate; l’autonomia può essere migliorata grazie alle features di gestione avanzata delle risorse presenti ormai nella quasi totalità dei laptop, per un utilizzo soddisfacente anche in mobilità.

Tornando alla questione principale su quanto dura un computer portatile da gaming, è innegabile che per una durata superiore nel tempo delle prestazioni occorrerà dirigersi sui modelli con supporto al ray tracing, che al momento non rappresenta un aspetto così fondamentale, ma lo sarà sempre di più in futuro. La longevità può essere influenzata negativamente dalla tipologia di display a disposizione, dato che i moderni laptop da gaming sono muniti di display a risoluzioni elevate (anche 4K) e soprattutto elevati refresh, che richiedeono molta potenza grafica per essere sfruttati al massimo, ma in aiuto arrivano le tecnologie di sync adattivo, che consentono immagini fluide anche al di sotto dei valori massimi supportati dal display.

Una buona scheda video dedicata può garantire performances più che adeguate nei principali titoli competitivi e non per diversi anni, anche se naturalmente è difficile prevedere con molto anticipo quali saranno le tendenze a livello tecnico dei giochi futuri, ma è notorio che engine grafici come Unreal Engine siano molto scalabili e fruibili anche su sistemi non particolarmente performanti, e sono molto utilizzati dalla maggior parte degli sviluppatori.

Tipologia e quantitativo di memoria RAM

Concludiamo il nostro articolo su quanto dura un computer portatile da gaming con alcune considerazioni sulla memoria RAM, la principale memoria di sistema presente in ogni PC, sia desktop che portatile; i moderni sistemi operativi come Windows 10 e 11 necessitano di un certo quantitativo a disposizione per un utilizzo fluido e senza impuntatmenti del computer, senza contare che i principali browser per la navigazione occupano anch’essi un certo quantitativo di RAM, soprattutto quando vengono aperte più finestre o schede in contemporanea.

Tutti i più recenti portatili presentano un quantitativo minimo di RAM pari a 4 GB, sufficiente a garantire un funzionamento adeguato con applicativi leggeri su in sistema operativo a 64 bit che è ormai lo standard, ma non è assolutamente adeguato per i software più complessi, compresi naturalmente i giochi; anche sui modelli non molto costosi si trova ormai un quantitativo ad 8 GB, che permette di eseguire programmi ed anche qualche gioco non molto esoso di risorse senza problemi. I migliori portatili da gaming sono dotati di 16 o addirittura 32 GB di RAM, e queste caratteristiche consentono di poter essere utilizzati come delle vere e proprie workstation portatili, grazie anche alle doti del processore e della scheda video che nei modelli di fascia alta sono paragonabili a quelli dei migliori PC desktop.

ddr4-laptop

Oltre al quantitativo, bisogna considerare anche la configurazione e la tipologia di memoria; normalmente i portatili vengono dotati di un singolo banco di memoria, ma questo potrebbe rappresentare un limite, visto che in questo caso la banda passante a disposizione non sarà molto elevata; lo standard attuale è quello delle memorie DDR4, ed è preferibile orientarsi su portatili già dotati di due banchi per il dual channel oppure predisposti a future espansioni. La frequenza è anch’essa molto importante, soprattutto per i portatili con processore AMD, dato che essi traggono giovamento da memorie a frequenza elevata, a causa dei collegamenti Infinity Fabric interni al chip che vanno alla stessa velocità delle RAM; sarebbe preferibile indirizzarsi su modelli dotati di RAM alla frequenza di 3200 MHz, in grado di sfruttare adeguatamente i processori più recenti.

lpddr4x-laptop

I portatili più avanzati presentano memorie ancora più evolute, denominate LPDDR4X (Low Power DDR4X), che consentono prestazioni ancora superiori e consumi ridotti, a vantaggio anche della durata della batteria; in ottica futura sarebbe opportuno orientarsi su questo tipo di memorie RAM, in attesa dei portatili di nuova generazione dotati di memorie DDR5.

Conclusioni su Quanto Dura un Computer Portatile da Gaming

Siamo giunti alle conclusioni di questo articolo su quanto dura un computer portatile da gaming, dove abbiamo descritto le principali componenti che potrebbero essere interessate da deterioramento precoce ed obsolescenza; come abbiamo affermato in precedenti occasioni, un moderno computer portatile da gaming non è molto differente da un PC desktop dalle prestazioni paragonabili, con differenze che derivano soltanto dalla dimensione e dai consumi ridotti.

I portatili vengono a volte dotati di hardware molto basilare, non in grado di garantire performances soddisfacenti neanche allo stato attuale, ma i portatili da gaming hanno per definizione un target di mercato differente, e devono garantire delle performances sufficienti per gestire la maggior parte dei moderni titoli. 

Non è possibile stabilire con certezza la durata di un portatile da gaming con prestazioni sempre elevate, anche perché gli standard evolvono con cadenza quasi annuale (ad esempio, nei prossimi mesi verranno rilasciati portatili di nuova generazione con supporto alle memorie DDR5), ma la non aderenza ad un nuovo standard non corrisponde necessariamente ad un decadimento prestazionale precoce, dato che se l’hardware è all’altezza della situazione lo sarà anche nel futuro; volendo fare un esempio, anche un processore di 3 o 4 anni fa di buon livello è in grado di garantire prestazioni adeguate, mentre per la scheda video il discorso è leggermente differente, dato che in passato i processi produttivi non consentivano di installare GPU mobile particolarmente performanti, rispetto agli standard odierni.

In definitiva, un buon laptop da gaming può garantire diversi anni di prestazioni eccellenti, anche con i titoli di prossima generazione, giocando eventualmente con i settaggi grafici e la risoluzione, sfruttando anche le ultime tecnologie di upscaling come Nvidia DLSS, Nvidia NIS, AMD FidelityFX Super Resolutio/Radeon Super Resolution ed anche Intel XeSS.

About Gianmarco Calapai

COMMENTI

Lasciando un commento dichiari di accettare ed aver preso nota della Cookie Policy e GDPR Policy di Pcgaming.Tech.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *