Recensione completa della scheda video da gaming AMD RADEON RX 6800; approfondimento benchmark Radeon RX 6800, test, grafici e rapporto qualità / prezzo.
Nel mese di Novembre 2020 AMD ha presentato sul mercato le soluzioni Radeon RX 6800 XT e Radeon RX 6800, proponendo ai clienti una alternativa alle schede video da gaming introdotte da Nvidia con le soluzioni RTX 3080 e RTX 3070; quest’oggi analizzeremo dunque nel dettaglio le caratteristiche e le performance della concorrente diretta, sulla fascia medio-alta, della RTX 3070, la AMD RADEON RX 6800 – Recensione.
Quella che analizzeremo è la reference edition, ovvero la scheda lanciata e presentata da AMD stessa e che funge da modello di riferimento per le customizzazioni di terzi brand (ASUS / MSI e via discorrendo).
La AMD Radeon RX 6800 si posiziona ad un prezzo appena inferiore ai 600€ (579€ sullo shop dell’azienda), leggermente superiore rispetto alla controparte Nvidia che, con la RTX 3070, si posiziona intorno ai 500/520€ (nel caso si riescano a trovare…impresa ardua); dunque con queste soluzioni AMD non ha deciso di puntare, come fece in passato, su soluzioni “alternative” economiche rispetto alla concorrenza ma entra nella mischia con l’intento di scalzare Nvidia dalla posizione di “regina” del mercato grazie alle schede RTX 3×00.
AMD Radeon RX 6800 vs Nvidia RTX 3070 dunque; riuscirà la scheda dell’azienda Bianco/Rossa a superare la soluzione dell’azienda Bianco/Verde?
AMD RADEON RX 6800 Specifiche tecniche
Iniziamo dunque il nostro viaggio nell’analisi della AMD Radeon RX 6800 parlando delle caratteristiche tecniche di questa scheda; la RX 6800, così come la RX 6800 XT, è caratterizzata dall’utilizzo della nuova architettura RDNA 2 che, rispetto alla precedente generazione, introduce nuove particolarità e caratteristiche tecniche.
AMD RDNA 2
Le ultime generazioni di schede AMD Radeon RX 6800 / RX 6800 XT hanno introdotto il supporto al Ray Tracing, gestito tramite delle unità dedicate che prendono il nome di Ray Accelerator (RA), così da poter riprodurre in maniera più realistica le scene illuminate all’interno dei nostri videogiochi preferiti, andando a migliorare illuminazione, riflessi sulle superfici ed ombre; all’interno di ogni Core Unit (CU) è dotata di un Ray Accelerator.
Nonostante l’introduzione della tecnologia Ray Tracing anche AMD, esattamente come Nvidia, non ha cambiato la modalità di rasterizzazione dei videogiochi, che avviene esattamente come prima ma con l’aggiunta del Ray Tracing; questo avviene perché una totale renderizzazione in Ray Tracing sarebbe un compito troppo pesante per le schede video attuali.
Ma come opera un Ray Accelerator?
Ogni Ray Accelerator ha il compito di calcolare in maniera precisa l’intersezione dei raggi con la geometria della scena da ricostruire e per fare ciò ad ogni ciclo di clock un Ray Accelerator è in grado di calcolare fino a 4 intersezioni di raggi per box oppure una intersezione tra raggio / triangolo.
Tra le novità più importanti introdotte vi è poi l’AMD Infinity Cache; come dice il nome stesso essa consiste nell’adottamento, da parte delle nuove schede video, di una memoria cache all’interno del die che consente l’accesso in maniera super rapido ai dati, operando come un amplificatore di bandwidth ma mantenendo una alta efficienza energetica.
La dimensione di questa cache è di 128MB che consentono al bandwidth di aumetare di ben 3,23 volte e aumentare a sua volta di ben 2,4 volte il rapporto bandwidth / watt rispetto ad un classico bus a 256bit; essa comunica con le Compute Core attraverso l’Infinitty Fabric di seconda generazione.
Ma come è nato l’Infinity Cash?
Durante la fase di RDNA2 AMD ha dovuto trovare una soluzione (l’Infinity Cache per l’appunto) ad un problema progettuale ed architetturale, ovvero quello di riuscire ad aumentare la frequenza del 30% e raddoppiare il numero di Compute Unit non avendo abbastanza bandwidth.
Per risolvere il problema il team Zen che opera sulle CPU Ryzen di AMD ha lavorato a stretto contatto con il reparto grafico introducendo una sorta di modello Cache L3 presente all’interno delle CPU.
All’interno delle GPU, infatti, le Compute Unit fanno larga richiesta di bandwidth alle cache onboard, ma viste le dimensioni ridotte di tali memorie (nell’ordine dei 4-5 MB) l’unica alternativa era appunto quella di aumentare la memoria cache di sistema; questa soluzione però portava con se un ulteriore problema, come far stare più memoria all’interno del die della GPU?
Per ovviare a questo ulteriore problema l’azienda di Santa Clara ha pensato di ispirarsi alle memorie cache presenti nelle CPU EPYC, dove queste risultano essere cache ad alta densità, ben 4 volte più dense rispetto alle memorie cache presenti all’interno delle CPU RDNA di prima generazione; adottando dunque questa tipologia di mermorie all’interno della nuova architettura RDNA2 AMD è dato così vita all’Infinity Fabric, apportando le migliorie in termini di bandwidth ed efficenza energetica, come già spiegato.
Il Variable Rate Shading (VRS) è un’altra novità introdotta da RDNA 2 che consente alla scheda video di ottimizzare lo shading rate all’interno della scena da riprodurre, andando ad “applicare” una migliore qualità di immagine nelle zone più importanti della scena, alleggerendo tutto il processo ed aumentando le performance.
Questa tecnologia, già introdotta da Nvidia nelle schede video della famiglia Turing e da AMD stessa nella console Xbox Series X (che monta appunto una scheda video AMD) consente dunque un frame rate più stabile e risoluzioni più elevate.
Prendiamo come riferimento l’immagine sopra indicata (che si riferisce al VRS di Nvidia ndr.); in questo caso le potenzialità della GPU si concentreranno maggiormente nel riprodurre al meglio l’area in azzurro corrispondente alla scocca dell’automobile e sul “paesaggio”, zone che l’occhio del videogiocatore tiene sempre a fuoco in fase di gioco, per il resto della scena, come l’asfalto posteriore all’automobile o le zone laterali che tendenzialmente sono fuori fuoco, la scheda impiegherà un livello di dettaglio leggermente inferiore, andando a migliorare le performance senza incidere più dio tanto sulla qualità visiva in fase di gioco, proprio perché l’occio umano non farà molto caso a quelle zone.
All’interno dell’architettura RDNA 2 vi è la possibilità, per gli sviluppatori, di scegliere tre livelli di shading rate, 1×1, 1×2, 2×1 e di scegliere lo shading rate per ogni regione grande 8×8 pixel cosicché gli sviluppatori stessi possano godere di maggiore flessibilità nella scelta dei dettagli per curare ogni minimo dettaglio.
Infine citiamo un’altra novità interessante che prende vita con la nuova architettura RDNA 2, ovvero l’AMD Smart Access Memory, una funzione che consente alla CPU di accedere a tutta la memoria VRAM presente sulla scheda video.
Fino a poco tempo fa infatti (ovvero dino all precedente generazione) alla CPU non era “consentito” l’accesso diretto a tutta la memoria della scheda video, e doveva limitarsi ad una piccola parte di essa, definita dal Base Address Register (BAR), grande appena 256MB, un valore che, essendo estremamente ridotto, creava inevitabilmetne un collo di bottiglia nelle performance, peggiorandole.
Grazie alla tecnologia Resizable BAR presente all’interno dei nuovi driver AMD, la CPU è in grado di ristabilire e ridimensionare lo spazio allocato, aumentandolo di fatto fino alla totalità della memoria VRAM presente sulla scheda video, rimuovendo il collo di bottiglia ed aumentando le performance.
Per sfruttare questa tecnologia, però l’utente deve per forza essere in possesso di una scheda video dotata di architettura RDNA 2 (quindi una scheda della serie Radeon RX 6000), un processore AMD Ryzen 5000 ed una mainboard dotata di chipset AMD serie 500; oltre queste caratteristiche bisogna assicurarsi che il BIOS della propria mainboard sia aggiornato ed in grado di supportare tale funzione, denominata “Above 4G Decoding” e “Resizable BAR Support”.
AMD RADEON RX 6800 Specifiche tecniche
Dopo aver riportato quelle che sono le novità in merito alla nuova architettura AMD RDNA 2 andiamo a vedere nel detaglio le caratteristiche tecniche della nuova AMD Radeon RX 6800.
La Radeon RX 6800 è una scheda video con processo produttivo a 7nm e 26,8 miliardi di transistor contenuti all’interno di un die di 519mm², esattamente come per la sorella maggiore RX 6800 XT; la scheda è dotata di 60 Compute Unit e dunque anche 60 Ray Accelerator con un totale di 3840 Stream Processor, 69 ROPS e 240 Texture Unit.
La frequenza operativa in Boost/Game è di 1815 / 2105 MHz ed è affiancata da ben 16GB GDDR6 di memoria operanti alla frequenza di 16Gbps.
I consumi si fermano a 250W contro i 300W della sorella maggiore, e l’alimentaszione è data dai due connettori 8+8 pin posti sul dorso della scheda che, a differenza della generazione precedente è tornata ad un classico dissipatore open air a 3 ventole esattamente come la RX 6800 XT; le due soluzioni, infatti, sono identiche per quanto riguarda dimensione della scheda e layout, eccezion fatta per lo spessore dove se la RX 6800 XT occupa 2.5 slot, la RX 6800 si ferma a 2 slot.
Riportiamo di seguito la tabella contenente le caratteristiche tecniche delle schede AMD Radeon RX 6800 / RX 6800 XT.
AMD RADEON RX 6800 design ed estetica
Diamo dunque uno sguardo ravvicinato alla scheda video di AMD partendo da una breve descrizione della confezione che risulta essere compatta e dallo stile “stealth”; sulla parte anteriore infatti troviamo una immagine in rilievo della parte frontale della scheda, un dettaglio più precisamente, con il logo radeon e le tre ventole in mostra, nella parte alta della confezione troviamo il modello stapato a caratteri grigi mentre sul retro della confezione non troviamo altre informazionio immagini realtive al prodotto.
all’interno della confezione troviamo un’altra copertura riportante un disegno della scheda e sotto di esso la scheda stessa incellofanata e protetta da materiale morbido; nella confezione è presente la scheda video ed una piccola brochure quadrata.
Diamo però uno sguardo ravvicinato alla scheda video nel dettaglio, iniziando col dire che esteticamente ci piace davvero moltissimo! Nella sua semplicità risulta essere una delle schede più belle che abbiamo ricevuto in redazione e questa sensazione ci è data anche toccando la scheda.
La AMD Radeon RX 6800, infatti, risulta essere completamente (eccezion fatta per le ventole) in metallo! la scheda in se ha un peso davvero considerevole e restituisce un feedback eccezionale, è un monoblocco di metallo ben rifinito e dal design “potente”, ci ricorda un po’ una muscle car americana, una Shelby GT del ’67 se volessimo azzardare un paragone automobilistico.
La scocca come accennato è completamente in alluminio, dalle colorazioni grigie e nero opaco e presenta nella parte alta un bordino rosso con al centro la scritta RADEON, anch’essa rossa che si illumina in fase di utilizzo.
Le tre ventole assiali che hanno il compito di introdurre aria fresca all’interno della scheda sono dotate di tecnologia 0dB che consente alle stesse di fermarsi quando la ventola è sotto alcune soglie di calore e di carico di lavoro, andando di fatto ad emettere un “impatto zero” sul fattore rumorosità che, lo anticipiamo già, è bassa anche in fase di utilizzo.
I bordi della scheda, quello superiore e quello inferiore, presentano delle feritoie che fanno uscire l’aria calda che verrà successivamente esplulsa dalla ventola presente sulla parte posteriore del case.
Proprio guardando attraverso la feritoia superiore possiamo scorgere il sistema di dissipazione composto da un grande radiatore in alluminio con camera di vapore che, unita ad una struttura termica in grafite a contatto con la GPU ed ad una struttura in alluminio, coniuga capacità dissipante a rigidità strutturale del sistema.
Sempre lungo il lato superiore possiamo notare i due connettori di alimentazione 8+8 PIN che vanno ad alimentare la scheda, dotata di 15 fasi di alimentazione, due destinati alle memorie GDDR6, per un totale di 250W massimi di TDP (l’azienda consiglia un dissipatore da 750W per gestire al meglio i consumi di sistema).
Il backplate della scheda è anch’esso completamente in alluminio grigio e lascia intravedere il retro della GPU dove sono posizionati tutti i capacitori di tipo MLCC, a differenza delle soluzioni Nvidia RTX 3080/3070 che vedono una combinazione di capacitori POSTCAP ed MLCC; esteticamente la soluzione AMD risulta sicuramente vincente.
Sul retro della scheda troviamo infine i due connettori DisplayPort 1.4, un HDMI 2.1 ed una porta USB C che funge da alimentazione o essere utilizzata con visori di realtà virtuale.
AMD RADEON RX 6800 configurazione di test
Abbiamo sottoposto la AMD Radeon RX 6800 ad una serie di test sintetici e videogiochi, sfruttando la tecnologia DirectX 11 e DirectX 12, abilitando anche il Ray Tracing nei giochi che permettevano l’uso di questa funzione.
I test sono stati condottiu alle seguenti risoluzioni: 1920×1080, 2560×1440, 3440×1440 (21:9) e 3840×2160 (4k).
Riportiamo di seguito la tabella relativa alla configurazione di sistema utilizzata per condurre i test:
Di seguito l’elenco dei test effettuati.
ELENCO TEST SINTETICI
- 3DMARK (TimeSpy)
- UNIGINE SUPERPOSITION
ELENCO TEST GAMING
GIOCHI DIRECTX 11
- Metro Last Light
GIOCHI DIRECTX 12
- Battlefield V
- Shadow Of Tomb Raider
- Tom Clancy’s The Division 2
- Forza Horizon 4
- Red Dead Redemption 2
- Metro Exodus
AMD RADEON RX 6800 Benchmark sintetici
AMD RADEON RX 6800 Benchmark DX 11
AMD RADEON RX 6800 Benchmark DX 12
Dai test che abbiamo effettuato si evince come la Radeon RX 6800 sia una soluzione di fascia medio-alta che non solo va a scontrarsi direttamente con la Nvidia RTX 3070 ma riesce nella maggir parte dei casi (praticamente tutti) a regalare performance superiori, andando ad insidiare in alcune situazioni (vedi Forza Horizon 4 / Battlefield 5) addirittura la RTX 3080, in particolar modo a risoluzione Full HD (in 2K / 4K la RTX 3080 torna in vetta alla classifica).
La situazione cambia in maniera decisa, però, attivando il Ray Tracing che viene sfruttato in maniera più incisiva e consistente dalle soluzioni Nvidia, facendo registrare performance superiori nella media rispetto alla AMD Radeon RX 6800.
Questo aspetto, però, non preclude utenti dal giocare senza problemi a titoli recenti in 2K (1440p) con Ray Tracing attivo; guardando i grafici, infatti, potremo notare come in tutte le circostanze dove è stato testato il Ray Tracing (perché supportato dal gioco) il valore dei frame medi registrati non è mai sceso sotto i 48/50fps (con i settaggi al massimo), valore sufficiente per non rilevare rallentamenti di sorta in fase di gioco.
La RX 6800 dunque si rivela essere una scheda video adatta per giocare a tutti i titoli più recenti a risoluzioni elevate, in particolar modo in 2K (1440p) permettendo comunque di godere dei titoli anche in 4K eventualmente abbassando un pelo il dettaglio grafico in game.
AMD Smart Access Memory (SAM) benchmark
Abbiamo dunque visto le performance della AMD Radeon RX 6800 testandola con la nostra classica piattaforma di test, comparandola con le altre soluzioni già provate mediante la medesima postazione.
Come abbiamo però accennato in fase di apertura, questa scheda è basata su architettura RDNA 2 che si porta in dote numerose novità tra cui la funzione Smart Access Memory, in grado, come abbiamo visto, di garantire l’accesso da parte della CPU all’intero ammontare di memoria VRAM della scheda video (in questo caso parliamo di ben 16GB GDDR6); come accennato, però, per sfruttare tale opzione dobbiamo essere in possesso di una scheda video della serie 6000, di un processore Ryzen serie 5000 e di una scheda madre avente chipset serie 500.
Abbiamo dunque deciso di montare sulla nostra mainboard ASUS ROG STRIX X580-E Gaming (aggiornata all’ultimo BIOS disponibile) un processore AMD Ryzen 5 5600X per verificare non solo eventuali miglioramenti in merito alle performance della RX 6800 con la CPU di nuova generazione (che presumibilmente potrebbe spingere un po’ le prestazioni soprattutto a risoluzioni più basse), ma soprattutto per vedere se la funzione Smart Access Memory ha effettivamente un impatto sui giochi che sono ottimizzati per sfruttare tale opzione.
Abbiamo dunque attivato da BIOS le voci “Above 4G Decoding” e “Resizable BAR Support” e ricondotto tutti i test, andando a paragonare le performance tra RX 6800 + Ryzen 7 3700X vs RX 6800 + Ryzen 5 5600X vs RX 6800 + Ryzen 5 5600X +S.A.M. attivo; i risultati sono interessanti.
I test hanno riportato risultati interessanti; dando uno sguardo ai grafici, infatti, possiamo notare come nei giochi ottimizzati AMD abbiamo significativi miglioramenti prestazionali sia nel cambio della CPU, passando da un 3700X ad un 5600X che utilizzando la funzione S.A.M. attiva, mentre in altri applicativi o giochi non abbiamo alcun miglioramento.
Se diamo infatti uno sguardo ravvicinato a test come Battlefield V e Forza Horizon 4 notiamo come le perfomance abbiano un incremento netto con l’abilitazione di questa funzione; dunque lo Smart Access Memory al momento porta vantaggi reali solo ed esclusivamente in pochi giochi ottimizzati per AMD ma in futuro questo palconscenico potrebbe ulteriormente allargarsi mostrando realmente i punti a favore di questa tecnologia.
AMD RADEON RX 6800 consumi e temperature
Dopo aver visto le performance della AMD RX 6800 è giunto il momento di analizzare consumi e temperature della stessa.
Abbiamo dunque lasciato la scheda in IDLE ( GPU LOAD 0%) per 5 minuti e sucessimanente abbiamo lanciato il benchmark 3DMARK Time Spy (GPU LOAD 100%) andando a rilevare consumi, temperature e voltaggio del core della GPU durante il benchmark.
Una volta ultimato il test abbiamo nuovamente lasciato il sistema in idle per uteriori 5 minuti.
I grafici sono “divisi” in tre parti: nella prima parte la curva è stabilmente bassa, in quanto il sistema è in IDLE ed il carico della scheda video è basso, la parte centrale, invece, è relativa al periodo in cui il benchmark sta girando, conla GPU che entra in attività e fa registrare i suoi picchi, il periodo di calo tra un picco e l’altro è il cambio di scenario durante il test ed infine una volta completato il benchmark la curva torna a scendere per stabilizzarsi su valori più bassi indicanti l’IDLE.
Dal grafico si evince come le temperature della AMD Radeon RX 6800 non siano particolarmente alte o preoccupanti, merito dell’ottima dissipazione della quale la scheda è dotata; in fase di IDLE tale valore si assesta intorno ai 50 gradi come valore medio, per andare a toccare i 62 gradi durante l’esecuzione del test benchmark 3DMARK Time Spy.
In questo frangente la temperatura si eleva, come è normale che sia, ma in concomitanza entrano in funzione le ventole che da uno stato di inattività totale raggiungono il 50% del loro regime di rotazione; tanto basta a questo sistema di dissipazione per mantenere le temperature sotto i livelli di soglia durante l’esecuzione del test.
Per quanto concerne la rumorosità possiamo solo dire che questa soluzione si è dimostrata incredibilmente silenziosa, merito sicuramente della funzione “0dB” che mantiene le ventole inattive sotto una certa soglia di temperatura e con bassi carichi operativi e della rotazione che, nel nostro caso, non ha superato il 50% del proprio regime anche durante il 3DMark Time Spy, ottimo!
Dando uno sguardo ai consumi notiamo come questi passino da un minimo di soli 5W, a dimostrazione dell’eccellente ottimizzazione di questa architettura, ad un picco di 204W durante l’esecuzione del benchmark.
Infine rileviamo la frequenza operativa della scheda sia in fase IDLE che durante il test; nel primo caso notiamo come la scheda sia praticamente inutilizzata (LOAD 0%) e non abbiamo una frequenza registrata, tranne lievi oscillazioni, mentre una volta lanciato il test notiamo come essa raggiunga i 2189MHz oscillando di pari passo con il GPU LOAD.
AMD RADEON RX 6800 conclusioni
voto: 9/10
In questo articolo “AMD Radeon RX 6800 – Recensione” abbiamo analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche, estetiche e le performance di questa scheda video da gaming di fascia medio-alta e pertanto siamo in grado di dare le nostre valutazioni finali.
Abbiamo aperto questo articolo ponendoci una domanda, ovvero se la AMD Radeon RX 6800 sarebbe riuscita a tener testa alla Nvidia RTX 3070, scheda che si posiziona ad un prezzo leggermente inferiore rispetto a questa soluzione; bene la risposta alla domanda si può evincere non solo dal voto che abbiamo dato al prodotto, un 9/10 Gold Award pieno, ma soprattutto dalle caratteristiche tecniche e, soprattutto, dai risultati dei test.
AMD con questa soluzione è riuscita a sfornare un prodotto che mischia caratteristiche tecniche ed estetiche di prim’ordine; questa scheda infatti risulta essere senza ombra di dubbio una delle meglio costruite e tra le più piacevoli che abbiamo avuto modo di testare in oltre un anno di attività.
Lo chassis della scheda è completamente in metallo e ci restituisce una solidità e una qualità costruttiva senza precedenti, accomunato al sistema di dissipazione eccellente (solo 62 gradi massimi raggiunti in fase di bench con un livello di rumorosità estremamente basso) ci ritroviamo in mano ad una soluzione ottimizzata al meglio.
Con questa scheda possiamo giocare senza alcun tipo di problema a tutti i giochi presenti sul mercato a risoluzioni elevate mantenendo un livello di dettaglio elevato, possiamo godere dei contenuti in 1440p senza riscontrare rallentamenti ed alcuni titoli ci permettono addirittura il 4K senza compromessi (per altri dobbiamo sacrificare un pelo i dettagli per giocare al meglio a questa risoluzione).
Per quanto concerne il Ray Tracing questa soluzione risulta esser ancora leggermente indietro rispetto alla controparte Nvidia, ma ci consente, come dimostrato in tutti i test effettuati, di giocare con dettagli molto alti (nel nostro caso al massimo) a tutti i giochi in 1440p senza grossi problemi.
Se siete in possesso di una piattaforma AMD di ultima generazione, poi, potrete godere della funzione Smart Access Memory (ricordate di aggiornare il BIOS della vostra scheda madre dotata di chipset AMD 500 series) che ci consentirà di avere una ulteriore spinta in termini di prestazioni con i titoli ottimizzati.
In conclusione ad un prezzo di circa 579€ AMD propone ai videogiocatori una soluzione che non è un ripiego, ma una certezza in quanto a performance e qualità, in grado di superare la RTX 3070 e permettervi di godere appieno dei vostri videogiochi preferiti!
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