Recensione dissipatore AIO Arctic Liquid Freezer II 280; analisi completa, immagini tabelle, test di comparazione e valutazione rapporto prezzo / prestazioni.
Nell’articolo di oggi parleremo di dissipatori a liquido, nello specifico un sistema AIO (All-In-One), un dissipatore per PC Gaming prodotto e commercializzato da Arctic, azienda storica leader del settore; andremo dunque ad analizzare nel dettaglio caratteristiche tecniche, features e prestazioni dell’Arctic Liquid Freezer II 280 facendone la recensione completa.
Arctic, storicamente conosciuta come Arctic Cooling, è una azienda svizzerra leader nel settore della produzione di materiale atto alla dissipazione ed al raffreddamento della componentistica e di sistemi PC; l’azienda infatti produce non solo dissipatori per processori ma anche ventole per case, dissipatori per schede video ed accessori come cuffie e altoparlanti entry-level, oltre che sistemi “wall mount” e “desk mount” per schermi e TV.
Ovviamente chi è appassionato del mondo hardware ed ha dimestichezza con l’assemblaggio di PC avrà sicuramente acquistato, o valutato l’acquisto almeno una volta, un prodotto di Arctic (soprattuto in ambito di raffreddamento) perché i prodotti offerti dall’azienda godono in un eccezionale rapporto qwualità/prezzo, uno dei migliori sul mercato.
Dunque una azienda come Arctic non poteva rimanere a guardare il lancio sul mercato da parte dei competitors di sistemi a liquido AIO, sistemi sempre più acquistati e scelti al posto dei classici “liquid-custom” più dispendiosi, elaborati e ingombranti; l’azienda ha così deciso di introdurre circa 5 anni fa la linea “Liquid Freezer”, una serie di dissipatori AIO dalle performance interessanti e dal prezzo contenuto.
Dopo quasi quattro anni dal lancio della sua linea AIO Arctic ha così deciso di rinnovare il proprio portfolio prodotti introducendo i nuovi “Liquid Freezer II“, dissipatori All in One aventi caratteristiche che si discostano un pelo dalla concorrenza; le parole chiave di questi prodotti sono infatti, semplicità, design, efficienza e pulizia.
“Semplicità” perché i nuovi Arctic Liquid Freezer II, venduti in versione 120/240/280/360mm, non sono dotati di LED RGB in grado di illuminare l’interno del vostro case come se fosse una discoteca, ma mantengono una linea tendente al grey/black seria e limpida.
“Design” perché il nuovo waterblock ove è presente la pompa non ha la classica forma arrotondata o squadrata come la maggior parte delle soluzioni che troviamo oggi in commercio, ma ha un design aggressivo, spigoloso, con una ventola da 40mm PMW pensata per il raffreddamento dei VRM; la forma ci ricorda quella di un velivolo futuristico dotato di turbina per il decollo verticale, cose del genere.
“Efficienza” perché l’azienda come sua consuetudine punta a raggiungere l’utente grazie alle performance e non ai lustrini superflui; la pompa presente all’interno del waterblock, ad esempio, non lavora sempre a pieno carico come la maggior parte dei sistemi a liquido All-In-One ma agisce in base alle temperature registrate e pertanto se non vi è bisogno di raffreddare in maniera intensivo il sistema essa rallenterà andando e risparmiare sui consumi.
“Pulizia” perché l’Arctic Liquid Freezer II ha un design realmente minimal, le due ventole da 140mm, infatti, risultano già camblate e ci basterà connettere il singolo connettore PWM FAN 4 Pin presente nell’apposito connettore CPU FAN posto sulla scheda madre per far funzionare tutto il sistema; niente più cavi e cavetti dunque a spasso per il case…solamente 1 cavetto per alimentare il tutto!
Arctic Liquid Freezer II 280 specifiche tecniche e features
L’Arctic Liquid Freezer II 280 è dunque un sistema di dissipazione All-In-One caratterizzato da un radiatore in alluminio dalle dimensioni di 317x138x38mm (LxAxP), due ventole Arctic P-Series da 140mm di tipo PWM aventi una velocità di rotazione variabile compresa tra 200-1700 RPM ed un airflow pari a 72.8 CFM (ciascuna), con un Noise level di .03 Sone.
Il waterblock/pompa ha la basetta completamente in rame con una scocca in materiale plastico rigido; il waterblock presenta una ventola da 40mm PWM adibita al raffreddamento dei VRM ed operante ad una velocità variabile compresa tra i 1000-3000 RPM mentre la pompa ha un regime di rotazione compreso tra 800 – 2000 RPM (anch’essa PWM).
I tubi hanno connettori in alluminio di generose dimensioni e presentano una lunghezza pari a 45 cm; entrambi i tubi sono rivestiti da un tessuto a maglia intrecciata di clore grigio con trama ed effetto “metallico”. Il peso complessivo del prodotto è di 1572g.
Il sistema è ovviamente compatibile con le piattaforme Intel aventi socket LGA 115x/1200 – 2011-3, 2066 e AMD AM4.
Riportiamo di seguito la tabella contenente le specifiche tecniche del prodotto ricordandovi che tali informazioni sono consultabili presso il sito internet del produttore.
Arctic Liquid Freezer II 280 confezione e bundle
Il dissipatore AIO Arctic Liquid Freezer II viene venduto all’interno di una confezione rettangolare di cartone dalle tinte azzurre/blu con scritte e disegni bianchi, esattamente come i colori dell’azienda.
Sulla parte frontale troviamo un disegno stilizzato che rappresenta il prodotto, il nome del modello nella parte bassa a sinistra, il logo relativo ai 2 anni di garanzia, un QR code che ci riporta alla pagina web del prodotto, il logo dell’azienda ed un altro logo in alto a destra che ci “avvisa” della presenza della pasta termica Arctic MX-4 all’interno della confezione.
Dui lati corti della confezione troviamo informazioni più dettagliate multiligua (tra cui l’italiano) in merito ad alcune features del dissipatore e, dalla parte opposta, le tabelle riportanti tutte le specifiche tecniche nel dettaglio per quanto riguarda il radiatore, le ventole, la pompa e il sistema in generale.
Sul retro trovano posto sei riquadri che spiegano tramite immagini e didascalie alcune features ed aspetti interessanti del prodotto, come la presenza della ventola da 40mm sul waterblock, la girante della pompa controllata tramite PWM per abbassare i consumi ed aumentare l’efficienza in fase di lavoro ed altri aspetti tecnici del prodotto.
Sollevando il coperchio della confezione troviamo il sistema ben incelofanato e protetto all’interno di un cartoncino, il waterblock è inscatolato singolarmente, troviamo accanto ad esso una scatola bianca contenente l’occorrente per l’installazione del dissipatore sulla nostra scheda madre Intel o AMD e, subito sotto di essa, trova posto il radiatore con le due ventole da 140mm già installate; il sistema dunque non deve far altro che esser estratto dalla confezione ed è gia pronto per l’installazione sulla nostra piattaforma da gaming.
Dunque all’interno della confezione del Arctic Liquid Freezer II 280 troviamo:
- L’Arctic Liquid Freezer II 280
- Pasta termica Arctic MX-4
- Backplate per l’installazione su sistemi Intel
- Viti di installazione e rondelle
- Supporti per l’installazione del dissipatore su mainboard AMD / Intel
- Cartoncino di benvenuto e ringraziamento
- Cartoncino con QR code per consultare online o scaricare il manuale del prodotto
Dunque come si capisce dall’elenco soprastante il bundle non è ricco di gadget e suppellettili, manca anche il manuale cartaceo e per noi questo è un aspetto positivo, si risparmia carta e si può tranquillamente consultare il manuale online tramite smartphone grazie alla presenza del QR Code.
Arctic Liquid Freezer II 280 design ed estetica
L’Arctic Liquid Freezer II 280 si presenta come un sistema di dissipazione a liquido All-In-one dalla colorazione stealth total black; è composto da un radiatore con design a parallelepipedo piuttosto “asciutto” e mininimal (non una forma partiolarmente arrotondata) avente uno spessore di 38mm.
Sul lato lungo del radiatore troviamo il logo con la scrita ARCTIC stampata e la superficie dissipante è costutita da fitte alette molto vicine tra loro e sottili che aumentano la capacità di raffreddamento e ottimizzano il flusso d’aria.
Il radiatore dell’Arctic Liquid Freezer II supporta la configurazione Push/Pull, basterà dunque aggiungere ulteriori due ventole in configurazione “Pull”, se necessario.
Le ventole P-Series da 140mm sono dotate di 5 pale di grandi dimensioni e molto curvate in grado di portare il flusso d’aria a 72,8 CFM ciascuna; non sono presenti LED o luci di alcun tipo, al centro di ogni ventola troviamo la “A” di Arctic.
I tubi sono, come già specificato in precedenza, lunghi 450mm e sono rivestiti da una fitta maglia che ricorda il metallo; l’aggancio con il radiatore ed il waterblock è in metallo per garantire resistenza e sicurezza.
Il Waterblock è di dimensioni generose e come già riportato ci ricorda un velivolo dalle linee moderne con turbina posta sul frontale; il materiale di costruzione della scocca è la plastica e troviamo, olrte ai due tubi che collegano il waterblock stesso al radiatore, una ventola da 40mm adibita al raffreddamento dei VRM, due piccoli loghi dell’azienda stampati lateralmente in bianco.
Il fondo è caratterizzato ovviamente dalla base in rame NON lappato a specchio che va a contatto con il processore e l’unico cavetto di sistema PWM che ci consente di mettere in moto e gestire le due ventole da 140mm, la velocità della ventola per VRM da 40mm e la pompa.
L’aspetto positivo dell’avere un singolo cavo è quello di permettere all’utente una più veloce installazione del sistema, una maggiore pulizia all’interno del case e permette al sistema stesso di gestire automaticamente la velocità di tutti i componenti, essendo PWM; d’altra parte il singolo connettore renderà piuttosto difficile riuscire a capire a quale velocità stanno girando i songoli componenti essendo gestiti tutti tramite un connettore solo ed avendo range di rotazione diversi, presumiamo dunque che se il valore riportato sarà in % questa si andrà ad applicare ad ogni singolo componente calcolando la reale velocità dello stesso in base al proprio range di velocità ( se ad esempio abbiamo un valore pari al 70% immaginiamo che avendo le ventole da 140mm con una velocità massima pari a 1700 RPM queste stiano girando a 1190 RPM, mentre la ventola per i VRM avendo una velocità massima di 3000 RPM stia girando a 2100 RPM mentre la pompa avendo una velocità massima di 2000 RPM stia girando a 1400 RPM).
Installazione Arctic Liquid Freezer II
Installare l’Arctic Liquid Freezer II è una operazione davvero semplice, basterà infatti seguire alla lettera le istruzioni comode che troverete sul sito internet del produttore (basterà utilizzare il QR code presente sul cartoncino all’interno della confezione o stampato sulla stessa) per completare il lavoro di installazione senza sorprese e problemi.
[ATTENZIONE, questo articolo non vuole sostituirsi ai manuali delle case costruttrici e lo staff non si ritiene responsabile di eventuali danni che potreste arrecare al vostro hardware/software o alla vostra persona (o terze persone) eseguendo le procedure qui descritte, che hanno scopo didattico e di esempio]
Dunque come prima cosa dobbiamo assicurarci che il dissipatore avente dimensioni di 317x138x38mm sia installabile all’interno del vostro case, questo è ovviamente un aspetto da controllare possibilmente prima dell’acquisto del prodotto.
Noi abbiamo deciso di provare il dissipatore con un processore AMD Ryzen 7 3700X installato su una scheda madre ASUS ROG Strix X570-E Gaming e di conseguenza seguiremo le istruzioni per piattaforme AMD Socket AM4; nel manuale troverete ovviamente anche le istruzioni per installare il prodotto su piattaforme Intel LGA1200/115x e Socket 2066/2011 incluso.
STEP 1
La prima oeprazione da effettuare è quella di rimuovere i bracket di aggancio del dissipatore stock già preinstallati sulla nostra mainboard.
STEP 2
Proseguiamo dunque applicando la pasta termica Arctic MX-4 contenuta all’interno della confezione; ci basterà posarne un esiguo quantitativo (il classico “chicco di riso”) al centro dell’HIS del processore, il waterblock installato farà si che questa si spanderà in maniera uniforme su tutta la superficie andando ad eliminare eventuali bolle d’aria.
STEP 3
Avvitiamo i due appositi bracket in metallo per AMD sul fondo del waterblock, accanto alla basetta come indicato nel manuale; rimuoviamo dunque la pellicola in plastica pèresente sulla basetta in rame.
STEP 4
Posizioniamo dunque il waterblock sul processore, facendo corispondere i fori dei bracket con i quattro fori presenti sulla scheda madre; avvitiamo utilizzando le quattro viti in dotazione facendo attenzione ad inserirle nei fori adatti, come indicato dal manuale, è praticamente impossibile sbagliare.
STEP 5
A questo punto è giunto il momento di instllare il radiatore; l’instalazione di questo componente è pressocché identica a prescindere che voi abbiate spazio per un radiatore da 280mm sulla parte frontale del case o sul top dello stesso.
Nel nostro aso avendo un case Thermaltake P3 White Edition questo avverrà sulla paratia laterale ma se nel vostro caso l’installazione dosse nella parte “top” del case alora vi basterà posizionare il radiatore nella posizione corretta ed avvitare dall’esterno le 8 viti necessarie, utilizzando altrettanti “Flat Washers”, o più comunemente rondelle tra la griglia del case e la vite stessa; in caso di montaggio anteriore dovrete con ogni probabilità smontare la paratia frontale del case e proseguire con l’ancoraggio del radiatore.
STEP 6
Non ci resta che collegare il connettore FAN PWM alla scheda madre nell’apposito “CPU FAN” a 4 pin ed avviare il sistema.
Spazi ed ingombri Arctic Liquid Freezer II 280
Come possiamo notare dalle immagini l’Arctic Liquid Freezer II è un sistema che lascia l’interno del case molto ordinato, grazie soprattutto alla scelta dell’azienda di cablare i cavi delle ventole con effetto “a scomparsa”, lasciando l’interno del case occupato praticamente solo dai due tubi di collegamento tra il waterblock ed il radiatore.
Nonostante le dimensioni generose della pompa la zona circostante la CPU è assolutamente libera da impedimenti; saremo così in grado di installare e rimuovere moduli RAM e periferiche PCIe senza intoppi e con semplicità.
Arctic Liquid Freezer II 280 test e performance
Dopo aver riportato le specifiche tecniche e l’aspetto estetico dell’Arctic Liquid Freezer II 280 è giunto il momento di vedere come si comporta sul campo.
Abbiamo dunque comparato questa soluzione con altri dissipatori già testati in precedenza, installando l’Arctic Liquid Freezer II 280 sulla nostra scheda madre ROG STRIX X570-E Gaming dotata di processore AMD Ryzen 3700X, il tutto installato su un case Therlmaltake P3 aperto ad una temperatura ambiente di circa 16°C.
Abbiamo dunque testato i sistemi sia in condizione di riposo, quindi IDLE, che in Full Load, con il massimo del carico sulla CPU e dunque il massimo della temperatura raggiunta dal processore durante tramite l’utilizzo di Prime95 (Torture-Test); abbiamo inoltre effettuato un test che abbiamo ribattezzato “Mixed Load” ovvero facendo girare la CPU sempre al 100% ma con un carico di elaborazione meno inteso rispetto a Prime95, per questo scopo ci siamo affidati a CineBench R20.
Quest’ultimo risultato sarà il più verittiero per valutare le temperature raggiunte in fase di gaming in quanto durante le fasi di gioco la CPU non viene utilizzata sempre al 100% e per tanto difficilmente potrà raggiungere una temperatura superiore a quella registrata tramite l’utilizzo di CineBench R20.
I test sono stati effettuati mantenendo in primis attiva la funzione Precision Boost Overdrive (PBO) presente nella scheda madre ASUS che consente al processore AMD Ryzen 3700X di mantenenere le frequenze di boost più a lungo, risultando di fatto un overclock automatico della CPU; successivamente abbiamo ripetuto i test impostando la voce PBO su “auto”, a completa discrezione del sistema (che nel caso della ROG STRIX x570-E Gaming corrisponde ad averlo disabilitato).
In aggiunta a questi test abbiamo rilevato le temperature relative ai VRM, ai capacitori ed alla parte posteriore della CPU in FULL LOAD utilizzando una pistola termica laser.
Di seguito i risultati dei test effettuati
Da quanto emerge dai test effettuati possiamo evincere come l’Arctic Liquid Freezer II risulti essere un kit AIO in grado di raffreddare per bene la nostra CPU; ovviamente il paragone con il dissipatore stock AMD Wraith Prism non esiste neanche visto il gap enorme tra le due soluzioni.
Notiamo come la differenza con le altre soluzioni ad aria, molto performanti di per se, siano nell’ordine di pochi gradi con il PBO abilitato ma aumenta nel momento in cui andiamo a disabilitare il PBO.
Arctic Liquid Freezer II 280 ventole al 100%
Dopo aver condotto i test laciando la gestione del sistema completamente al sistema (ricordiamo che l’Arctic Liquid Freezer II 280 ha tutte le ventole e la pompa PWM gestita dal singolo cavetto da collegare sul CPU FAN), abbiamo deciso di portare il CPU FAN in modalità Full Speed per vedere come si comporta il sistema in questa situazione e se vi sono miglioramenti in fase di raffreddamento.
Portando il regime di rotazione al massimo notiamo come vi sia una generale riduzione delle temperature, sia in IDLE, dove questa scende addirittura a 19 gradi, sia in FULL LOAD, dove però il beneficio è appena rilevabile, 1 grado appena; la differenza “maggiore”, per così dire, la rileviamo in MIXED LOAD dove portando il sistema al 100% guadagnamo 2 gradi.
Arctic Liquid Freezer II 280 vs Noctua NH-D15
Dopo aver visto come si comporta l’Arctic Liquid Freezer II 280 nelle varie condizioni di utilizzo, analiziamo più nel dettaglio la differenza con uno dei migliori dissipatori ad aria presenti sul mercato; Il Noctua NH-D15.
Il Noctua NH-D15 è un dissipatore dalle dimensioni davvero imponentio dotato di 2 ventole da 140mm operanti alla velocità massima di 1500RPM in grado di mantenere la nostra CPU davvero al freddo.
Cme abbiamo potuto evincere dai grafici riportati lasciando le ventole in gestione automatica i due sistemi sono molto vicini tra loro in termini di performance mantenendo il PBO abilitato; in IDLE le differenze tra le due soluzioni sono risibili, nell’ordine dei 2 gradi, mentre in MIXED LOAD (situazione assimilabile al gaming) questa differenza si assottiglia ancora.
Andiamo, però, ad analizzare i dati in FULL LOAD, sia con ventola impostata su AUTO che al 100%.
Notiamo come in FULL LOAD laciando il PBO attivo e le ventole in gestione automatica lo scartotra i due sistemi sia di 3 gradi; questa situazione varia una volta disabilitato il PBO dove l’Arctic riesce a guadagnare ulteriori 2 gradi portando il divario a 5 gradi. Avremo ovviamente un calo delle performance in questo caso dovuto alla mancanza del Precision Boost Overdrive che mantiene le frequenze di Boost più a lungo, risultando di fatto un overclock aturomatico della CPU.
Portando il valore del connettore CPU FAN al 100%, con PBO attivo, le cose si fanno interessanti.
Notiamo dal secondo grafico, infatti, come le due soluzioni siano davvero molto vicine tra loro in termini di temperatura registrata, appena 1 grado di differenza.
Ricordiamo nuovamente che il Noctua NH-D15 è dotato di 2 ventole da 140mm installate direttamente sull’heatsink in alluminio e collegate al CPU FAN tramite il connettore ad “Y” (entrambe le ventole collegate al CPU FAN), mentre l’Arctic Liquid Freezer II 280 gestisce tutto il sistema di pompa, ventola VRM e due ventole da 140mm del radiatore sempre tramite il singolo connettore CPU FAN.
In fase di test ci siamo accorti immediatamente come la rumorosità delle ventole NOCTUA NF-F15 era decisamente superiore a quelle delle ventole P-Series di Arctic installate sul radiatore, avendo la netta senzazione che le prime girassero ad un regime superiore rispetto alle seconde.
Abbiamo avuto dunque come la sensazione che essendo l’Arctic un sistema totalmente gestito da un singolo connettore PWM, in fase di calibrazione del dissipatore, che la mainboard effettua tramite il software apposito o dal BIOS, essa non riesca a gestire separatamente vari regimi di rotazione non riuscendo a portarli tutti al massimo della velocità, da questo dunque la differenza di rumorosità tra i due sistemi al 100% (le ventole hanno in teoria un regime di rotazione simile e simile CFM) ed un assottigliamento del divario delle performance in FULL LOAD con CPU FAN impostato su FULL SPEED.
Sarebbe curioso (e sarà sicuramente un test di approfondimento che effettueremo) constatare se collegando le ventole del radiatore dell’Arctic Liquid Freezer II 280 singolarmente su altri connettori 4PIN della mainboard e gestendole singolarmente, queste riescano a girare a regimi superiori ed abbassare ulteriormente la temperatura; al momento tale test non è stato effettuato in quanto abbiamo voluto testare il sistema per come viene venduto dall’azienda, ma ci riserviamo di effettuare questo test in futuro per aggiornarvi sulla situazione.
Conclusioni sull’Arctic Liquid Freezer II 280
voto: 9.5/10
Il dissipatore per PC Gaming AIO Arctic Liquid Freeze II 280 ci ha lasciati piacevolmente colpiti per l’eccezionale rapporto prestazioni/prezzo/qualità che lo rappresentano; con poco meno di 92€ su Amazon (al momento della pubblicazione di questo articolo) questo prodotto raggiunge performance da primo della classe, superando “the beast” Noctua NH-D15, che nonostante sia una soluzione ad aria riesce a tenere testa a questa soluzione, risultando meno performante per una manciata di gradi.
Il prodotto risulta essere assolutamente ben costruito per quanto riguarda la cura dei materiali (forse il waterblock dotato di un po’ troppa plastica, ma è un dettaglio che passa in secondo piano visto il prezzo e le prestazioni) e l’azienda non ha trascurato il design che nonostante risulti minimal per quanto riguarda il radiatore e la gesitione intelligente del cablaggio, è anche aggressivo nelle linee del waterblock.
E proprio il waterblock nasconde una delle features interessanti, ovvero una pompa girante PWM che varia il regime di rotazione in base al carico di lavoro ì, non dovendo dunque pompare sempre al massimo l’acqua e facendo “risparmiare” un po’ di watt di consumo, che non fa mai male.
Sempre sul waterblock trobiamo inoltre la ventola da 40mm adibita al raffreddamento dei VRM che garantisce una miglior stabilità in fase di overclock e dunque prestazioni “superiori”.
Le performance sono assolutamente di livello e ci consenttono di tenere a bada anche il peggiore dei processori all’interno di uno dei peggiori case in quanto ad airflow (il Thermaltake P3 essendo di fatto un banchetto non risulta proprio l’ideale per la gestione dei flussi d’aria, praticamente inesistenti).
Semplicità, Design, Efficienza, Pulizia e ci aggiungiamo anche Performance; queste sono le parole chiave di questo Arctic Liquid Freezer II 280 che sicuramente saprà regalarvi una montagna di soddisfazioni al giusto prezzo!
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