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Arctic Liquid Freezer II 240 – Recensione

da | Dic 11, 2020 | 0 commenti

Recensione dissipatore AIO Arctic Liquid Freezer II 240; analisi completa, immagini, tabelle, test di comparazione e valutazione rapporto prestazioni / prezzo di questo dissipatore da gaming a liquido.

Torniamo a parlare di dissipatori a liquido da gaming, e nello specifico di un sistema All-In-One prodotto e commercializzato da Arctic: l’Arctic Liquid Freezer II 240.

Chi ci segue sarprà che non è il primo prodotto di questa famiglia di dissipatori AIO prodotti da Arctic che andiamo ad analizzare nel dettaglio, abbiamo infatti già visto e testato l’Arctic Liquid Freezer II 280 (Arctic Liquid Freezer II 280 – Recensione) ed il più recente e grande Arctic Liquid Freezer II 420 (Arctic Liquid Freezer II 420 – Recensione).

La versione da 240mm è la seconda in ordine di grandezza tra le proposte dell’azienda in merito a questo prodotto; troviamo infatti L’arctic Liquid Freezer II nelle seguenti configurazioni 120 / 240 / 280 / 360 / 420 mm.

Se versioni da 280/360 e 420mm possono andanre incontro a qualche problema di compatibilità con i case più compratti o datati, la versione da 240mm è senza ombra di dubbio quella che riesce ad abbracciare un più ampio raggio di utenza, proprio perché compatibile con moltissimi case mini ATX o di vecchia concezione progettuale.

Ovviamente la differenza sostanziale tra questa versione e le altre sta nel numero e nella dimensione delle ventole: se infatti questo Arctic Liquid Freezer II 240 è dotao di 2x ventole da 120mm, la versione da 280mm è dotata di 2x 140mm mentre quella da 360m ha 3x 120mm, così come la versione da 420mm è dotata di 3x 140mm ventole.

Andiamo dunqe a vedere nel dettaglio le specifiche tecniche di questo prodotto, andando ad analizzare nel dettaglio le differenze tra questo modello e un modello dotato di ventole da 140mm.

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Arctic Liquid Freezer II 240 specifiche tecniche e features

L’Arctic Liquid Freezer II 240 è un dissipatore AIO a liquido da gaming avente un radiatore in alluminio dalle dimensioni di 277 x 120 x 38mm dotato di due ventole Antec P12 PWM da 120mm ciasciuna, aventi un range di rotazione compreso tra 700 – 1800RPM in grado di produrre un flusso d’aria di 55,6 CFM ciascuna con una rumorosità di 0,3 Sone.

Dal radiatore partono i tubi in gomma che portano il liquido refrigerante al waterblock; entrambi i tubi sono rivestiti da una maglia di tessuto simil metallo ed hanno una lunghezza di 450mm, esattamente come tutti gli altri modelli di questa famiglia. Anche il diametro dei tubi è il medesimo, 12mm per l’esterno e 6 per la parte interna, con uno spessore dunque della gomma protettida di ben 6mm, non poco.
I tubi sono collegati sia al radiatore che al waterblock mediante delle boccole in plastica con colorazione metallica di dimensioni generose che garantiscono la tenuta stagna del prodotto, impedendo perdite accidentali di liquido refrigerante.

Il waterblock è composto sostanzialmente da due materiali, plastica rigida per la scocca esterna e metallo per quanto riguarda la parte interna, tra cui il rame per la basetta che va a contatto con il processore, e le boccole di collegamento con i tubi.
All’interno del waterblock è presemte la pompa (girante) avente un regime di rotazione compreso trai i 800-2000 RPM anch’essa controllata tramite PWM per ridurre il regime di rotazione in fase di basso carico della CPU e quindi a temperature non molto elevate; questo ci consente non solo di ridurre i consumi ma anche di allungare la durata stessa del prodotto.
Una particolarità del waterblock che salta immediatamente alla vista è la presenza di una piccola ventola radiale avente 40mm di diametro pensata dall’azienda per raffreddare i VRM e le fasi di alimentazione della CPU; questa piccola ventola ha un regime di rotazione compreso tra 1000-3000RPM.

Tra le caratteristiche degne di nota di questa famiglia di prodotti, quindi anche di questo Arctic Liquid Freezer II 240 è quella di avere un solo connettore 4PIN PWM per gestire tutte le ventole presenti, oltre che la pompa;  parliamo dunque di due ventole da 120mm, la ventola da 40mm per i VRM e la pompa interna, tutto gestito da un solo connettore.
Questa caratteristica permette in primis di mantenere ordine all’interno del case in quanto non avremo cavi e cavetti girare per il case ed in secundis di gestire il regime di rotazione in base al carico della CPU ed alla temperatura rilevata, il tutto tramite un solo connettore.

Ovviamente un aspetto negativo potrebbe esser quello di non aver il pieno controllo di ogni singolo componente in moviemnto.

L’Arctic Liquid Freezer II 240 è compatibile sia con piattaforme AMD dotate di Socket AM4 / AM3(+) che con sistemi Intel dotati di Socket 1200, 115X, 2011-3, 2066 Square ILM.

Riportiamo di seguito la tabella inerente le caratteristiche tecniche nel dettaglio dell’Arctic Liquid Freezer II, ricordandovi che potrete trovare queste informazioni direttamente sul sito internet del produttore.

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https://www.youtube.com/embed/xZXahJJqk3U

Arctic Liquid Freezer II 240 vs 280

Abbiamo visto le caratteristiche tecniche dell’Arctic Liquid Freezer II 240, ma cosa cambia dalla versione da 280mm?

Sostanzialmente la differenza sta nella dimensione del radiatore, che nella versione da 280mm raggiunge i 317 x 138 mm (LxA), lo spessore rimane invariato, e di conseguenza nella tipologia delle ventole utilizzate, che nel caso della versione da 280mm sono due Arctic P14 da 140mm avente un regime di rotazione che passa da 700 – 1700RPM (quindi leggermente più lente al massimo della velocità) con un flusso d’aria che passa da 55,6 CFM a 72,8 CFM.

Dunque a parte questa caratteristica le due soluzioni sono assolutamente identiche.

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Arctic Liquid Freezer II 240 confezione e bundle.

L’Arctic Liquid Freezer II 240 è venduto all’interno di una confezione identica in tutto e per tutto, specifiche tecniche a parte ovviamente, a quella delle altre soluzioni di dimensioni differenti; dunque all’interno di una confezione rettangolare (parallelepipedo) azzurro e bianco, ovvero i colori dell’azienda.

Sulla parte frontale troviamo un disegno sitlizzato bianco del prodottto, il nome dello stesso scritto in caratteri bianchi su sfondo azzurro, il logo della’zienda in alto a sinistra (per chi  guarda) e tre icone: una nella parte alta destra che ci avvisa che all’interno della confezione troveremo la pasta termica Arctic MX-4 e due sotto il logo dell’azienda, uno ci ricorda che il prodotto è coperto da due anni di garanzia e l’altra è un QR code che ci rimanda direttamente al sito internet del produttore, in particolar modo alla guida di installazione del prodotto.

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Se vogliamo però dettagli in merito alle specifiche tecniche del pdototto ci basta dare un occhio ai due lati corti della confezione dove troveremo delle tabelle riportante tutte le informazioni di cui necessitiamo, specifiche tecniche del radiatore, della pompa, delle ventole e l’elenco del contenuto della confezione.

Sul retro della confezione, infine, troviamo sei riquadri riportanti delle immagini relative alcune featureas del prodotto, che venfono spiegate nelle rispettive didascalie.

Una volta aperta la confezione troviamo l’Arctic Liquid Freezer II 240 ben protetto all’interno di buste di celofan e cartoncini protettivi; nella parte alta della scatola troviamo immediatamente il waterblock protetto da un cartoncino di cartone marrone ed una scatoletta bianca contenente gli strumenti per installare il prodotto.

Sollevando il cartoncino divisore troviamo invece il radiatore con le due ventole da 120mm gia installate, tutto incellofanato per bene.

All’interno della confezione troviamo:

  • L’Arctic Liquid Freezer II 240
  • Pasta termica Arctic MX-4 
  • Backplate per l’installazione su piattaforme Intel
  • Viti di installazione e rondelle
  • Supporti per l’installazione del dissipatore su mainboard AMD / Intel
  • Cartoncino di benvenuto e ringraziamento
  • Cartoncino con QR code per consultare online o scaricare il manuale del prodotto

Arctic Liquid Freezer II 240 design ed estetica

Nelle linee e nel design l’Arctic Liquid Freezer II 240 è assolutamente indentico alle altre soluizioni di dimensioni diverse, eccezion fatta, appunto, per le dimensioni ed il numero di ventole installate sul radiatore.

Il sistema si presenta in una veste “stealth” date le colorazioni a base di nero e toni di grigio ove non è presente alcuna luce LED.
La forma del radiatore è semplice e piuttosto spigolosa ma ha in positivo uno spessore piuttosto contenuto (38mm); questo è caratterizzato da un elevatissimo numero di alette in allumino moltto fini e vicine tra loro, caratteristica che facilita lo smaltimento del calore.

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Lungo il bordo “lungo” del radiatore stesso troviamo il logo dell’azienda con la scritta Arctic.

Il radiatore si presenta già arrichhito delle due ventole Arctic P12 da 120mm già pre-installate, dotate di 5 pae di grandi dimensioni ed abbastanza curvate, in grado di offrire un flusso d’aria pari a 55,66 CFM.
Le ventole sono di colore nero ed anche in questo caso non è presente nessun LED di illuminazione; al centro delle stesse è presente il logo dell’azienda.

Dal radiatore fuoriescono i due tubi che trasportano il liquido refrigerante; essi sono lunghi 450mm, lunghezza identica a tutte le altre soluzioni ma perfetta per questa soluzione da 240mm.
Il collegamento dei tubi al radiatore ed al waterblock avviene mediante dei connettori in plastica rigida dal design “metallo lucido” mentre il rivestimento dei tubi stessi è in finta maglia metallica il che dona al prodotto un piacevole design.

Il waterblock, infine, è sicuramente il componente esteticamente più gradevole da guardare; questo, infatti, ricorda vagamente una navetta spaziale, grazie soprattuttoa alla piccola ventola radiale da 40mm posta nella parte frontale, che ricorda molto una turbina pronta per il “decollo verticale”.
Il materiale utilizzato per la scocca è la plastica rigida, di colorazione nera, eccezion fatta per le scritte grigio chiaro e per il logo “A” posto sui laterali della scocca stessa, mentre dalla parte alta “partono” i due tubi saldamente ancorati.

Sul fondo troviamo ovviamente la basetta in rame NON lappato a specchio.

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Il sistema dunque risulta molto “pulito” ed ordinato, senza cavi in vista che possano adnare a creare confusione all’interno del case, costringendo l’utente, soprattutto in caso di case con finestra a vista, ad effettuare un apposito cablaggio.
Questo è ovviamente merito, come già detto, dell’unico connettore PWM 4 PIN in grado di gestire ventole e pompa impotando automaticamente i regimi di ritazione in base al carico della CPU ed alle temperature rilevate.

Installazione Arctic Liquid Freezer II 240 montaggio

L’installazione dell’Arctic Liquid Freezer II 240 è piuttosto semplice; basterà infatti seguire alla lettera le istruzioni che troveremo sul sito internet del produttore (ci basterà utilizzare il QR code stampato sul cartoncino all’interno della confezione o sulla confezione stessa) per completare la procedura senza intoppi.

Noi abbiamo già mostrato tale procedura nell’articolo di approfondimento della versione 420 e siccome questa operazione risulta identica per tutte le soluzioni della terza versione di Arctic Liquid Freezer II (la V3), vi rimandiamo alla lettura proprio dell’articolo relativo all’Arctic Liquid Freezer II 420 per vedere gli step relativi al montaggio del sistema ed anche agli spazi occupati, essendo i due sistemi praticamente identici in tutto.

Arctic Liquid Freezer II 420 – Recensione

[ATTENZIONE, questo articolo non vuole sostituirsi ai manuali delle case costruttrici e lo staff non si ritiene responsabile di eventuali danni che potreste arrecare al vostro hardware/software o alla vostra persona (o terze persone) eseguendo le procedure qui descritte, che hanno scopo didattico e di esempio]

Arctic Liquid Freezer II 240 test e performance

Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche ed estetiche dell’Arctic Liquid Freezer II 240 è giunto il momento di analizzarne le performance.

Abbiamo dunque testato questo dissipatore a liquido installandolo su una piattaforma AMD dotata di scheda madre ASUS ROG STRIX X570-E Gaming dotata di processore AMD Ryzen 7 3700X, il tutto montato in un case aperto Thermaltake P3 TG White ad una temperatura ambiente di circa 16°.

Le temperature sono state registrate durante tre fasi di utilizzo differenti del sistema: IDLE, dunque con la CPU completamente a riposo con consumi e temperature al minimo, FULL LOAD che prevede l’utilizzo della 100% sottoposta al Torture-Test di Prime95 che spreme al massimo le capacità di elabirazione del processore stesso e una condizione chiamata da noi “Mixed load” che prevede il lancio di CineBench R20, il quale porta il carico della CPU al 100% ma senza stressarlo con operazioni estremamente complesse; questa condizione è dunque quella che più ci interessa in realtà perché è quellache più si avvicina ad una situazione di gioco, questi, infatti, hanno un carico non sempre costante sulla CPU e per tanto difficilmente si raggiungeranno o supereranno le temperature registrate in questo test.

I test sono stati effettuati mantenendo il Precision Boost Overdrive (PBO) inizialmente attivo per poi rieffettuare il test con questa funzione disabilitata (“Auto” sulla ROG STRIX X570-E Gaming equivale ad averlo disabilitato).

In aggiunta abbiamo anche rilevato le temperature di capacitori, VRM e retro della CPU in fase di pieno carico tramite una pistola termica laser.

Di seguito i risultati dei test.

Dai dati rilevati durante le misurazioni si può evincere come le differenze tra l’Arctic Liquid Freezer II 240 e la versione da 280mm siano davvero minime; si passa infatti da appena 1 grado di differenza in IDLE a soli 2 gradi in Full Load, senza considerare che in Mixed Load, ovvero con CineBench R20 lanciato, i due sistemi fanno registrare esattamente la stessa temperatura.
Non pubblichiamo i test effettuati con la ventola al 100% perché le temperature rilevate sono risutate identiche, questo a dismostrazione del fatto che il sistema imposta già in automatico le ventole al 100% per dissipare correttamente il calore prodotto dalla CPU.

Dunque visti i risultati dei test possiamo tranquillamente dire che i 30€ di differenza che ci sono tra le due versioni sono un bel valore aggiunto per la versione da 240mm visto che non si discosta molto dal fratello maggiore in quanto a performance.

Perché allora dovremmo scegliere la versione da 280mm, più costosa, rispetto alla versione da 240mm? Semplicemente perché con la differenza avremo un sistema dotato di ventole che teoricamente risultano esser più silenziose a pieno regime (anche se l’azienda dichiara lo stesso valore per quanto riguarda questo aspetto) e hanno un maggior flusso d’aria, inoltre proprio grazie a questa caratteristica è probabile che il gap tra le due soluzioni aumenti leggermente se utilizzati con CPU più “esose” in termini di consumo energetico e quindi più calde, o in fase di overclock.

Conclusioni sull’Arctic Liquid Freezer II 240  

pcgaming tech gold award

voto: 9.5/10

Siamo dunque giunti alla fine di questa analisi e dell’articolo Arctic Liquid Freezer II 240 – Recensione e possiamo trarre le conclusioni in merito a questo prodotto.

Come si può evincere dal voto che abbiamo assegnato, l’Arctic Liquid Freezer II 240 ci convice e molto; la differenza con le altre versioni si limita ovviamente solo alla dimensione ed al numero di ventole installate mentre per il resto i sistemi sono assolutamente identici.

Quello che ci ha fatto optare per il voto alto, che coincide con quello assegnato alla versione 280, è proprio la costanza nelle performance che questsa famiglia di prodotti ha dimostrato; appena 2 gradi di differenza in Full Load rispetto alla versione da 280mm con un picco massimo di 75 gradi con il Torture Test di Prime95, non male.

Esteticamente il prodotto è molto gradevole da guardare, le linee del radiatore sono molto semplici e abbastanza nette, nulla di particolare, ciò che esce dai soliti schemi e dà risalto al prodotto è senza ombra di dubbio il waterblock grazie alla sua forma avveneristica, questa navetta spaziale dotata di ventola da 40mm adibita al raffreddamento dei VRM, molto piacevole da osservare; non abbiamo LED o luci strane ma questo sincuramente non può esser un aspetto negativo perché preferiamo sicuramente la sostanza all’apparenza e qui di sostanza cen’è da vendere.

Le performance, infatti, sono molto vicine a quanto fatto registrare nella versione da 280mm e assolutamente comparabili con soluizioni della concorrenza che costano decisamente di più e ci consentono di tenere a bada qualsiasi CPU anche se la piattaforma viene installata su un case come il nostro che in quanto ad airflow è davvero poco raccomandabile in quanto completamente aperto.

La gestione delle ventole e della girante della pompa è nelle mani dell’unico connettore PWM che ci sonsente di risparmiare corrente, rumorosità ed allungare la vita del prodotto, oltre che offrire un sistema davvero pulito e per niente confusionario all’interno del case.

Tutto questo è ascquistabile alla cifra di circa 89,90€ (al momento della pubblicazione dell’articolo), un prezzo davvero concorrenziale e conveniente se confrontato con le performance dei suoi competitors (identiche) e quelle della versione da 280 che viene 30€ in più.

L’Arctic Liquid Freezer II 240 è un kit liquido per gamers dal rapporto prestazioni / prezzo davvero eccellente che riesce a coniugare ancora una volta le qualità dei prodotti Arctic: Semplicità, Design, Efficienza, Pulizia e Performance… non fatevelo scappare!

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