ASUS AI Overclocking

da | Mar 6, 2021 | 0 commenti

In questo articolo approfondiremo le funzioni di overclock messe a disposizione da Asus per i vostri pc da gaming tramite l’applicazione e l’utility del BIOS Asus AI Overclocking.

L’overclocking, ovvero quella pratica che consente ad un utente di portare la frequenza di un processore oltre le specifiche dichiarate e certificate dal produttore dello stesso, è una tecnica che viene praticata ormai dall’alba dei tempi ed è un aspetto che molti gamers smaliziati, e non solo gamers, tengono in considerazione durante la scelta del nuovo processore e della nuova scheda madre per la loro piattaforma di gioco.

Spesso, infatti, tale tecnica consente di acquistare una CPU di una determinata fascia di prezzo e portarla a frequenze e quindi performance pari a quelle delle CPU più costose e, di base, più performanti.

IN PASSATO

In passato tale pratica veniva svolta agendo solo ed esclusivamente sui parametri presenti nel pannello del BIOS, andando a modificare quelli che sono il moltiplicatore della CPU (quando sbloccato) oppure il FSB (Front Side Bus) di sistema.
Ovviamente, proprio come ora, non tutte le CPU avevano il moltiplicatore sbloccato; ricordiamo ad esempio gli storici AMD Athlon Thunderbird, i quali, dotati di moltiplicatori bloccati in quanto i bridge L1 erano separati, dovevevano esser “manomessi” proprio per ovviare a questo problema. Gli utenti dell’epoca (tra cui chi scrive l’articolo), infatti, scoprirono che semplicemente collegando i due bridge L1 con una matita si riusciva nell’impresa di abilitare il moltiplicatore permettendo uno scambio elettrico tra i due bridge…. altri tempi…altre emozioni.

Successivamente le aziende fecero in modo che questi escamotage non potessero più funzionare ma la pratica di overclock non cambiò; entrando nel BIOS infatti bastava aumentare il moltiplicatore della CPU (se consentito) per aumentare la frequenza della stessa oppure ritoccare verso l’alto il FSB per l’appunto.
Questa pratica era sempre ad appannaggio degli utenti più smaliziati che sapevano dove mettere le mani anche se molto più semplice di adesso; ad esempio partendo da un FSB di 100MHz ed un moltiplicatore di 20x (frequenza di 2000MHz effettivi) potevamo aumentare il moltiplicatore a 20.5x e portare la frequenza a 2050MHz oppure provare a raggiungere tale frequenza aumentando il BUS a 102,5MHz lasciando il moltiplicatore disabilitato (102,5 x 20 = 2050Mhz)…A parità di frequenza, ovviamente, si prediligeva il sistema con FSB più elevato in quanto questo andava ad aumentare le performance non sol della CPU ma dell’intero sistema.
La modifica del FSB, però, rendeva più facile l’instabilità di sistema e per tanto occorreva, esattamente come ora, trovare la “quadra” giusta tra moltiplicatore e BUS per raggiungere le performance migliori ma con una stabilità “rock solid”.

old amd athlon64 overclock

ADESSO

Ovviamente durante la storia sono state presentate in commercio CPU più o meno inclini a tale scopo (come non ricordare la gloriosa serie Barton di AMD Athlon XP con capacità di overclock davvero impressionanti) e nel tempo le due aziende principali produttrici di CPU (Intel e AMD ovviamente) hanno iniziato ad introdurre sul mercato soluzioni votate proprio a questo scopo come le CPU della serie “K” di intel (dove la “K” indica il moltiplicatore sbloccato) e le serie “X” di AMD (come i recenti Ryzen dotati di moltiplicatore sbloccato).

Questo non ha, in realtà, facilitato moltissimo tale pratica in quanto se da una parte ci ritroviamo con delle CPU con moltiplicatore sbloccato e quindi predisposte a tale operazione, dall’altra gli aspetti da tenere in considerazione per avere un sistema stabile son diventati innumerevoli; con il passare del tempo, infatti, sono stati introdotti sempre più core all’interno delle CPU e con essi anche vari step di Boost automatici della frequenza che vanno a modificare, appunto, la frequenza operativa di tutti i core, o solo di alcuni di essi, trovandoci dunque ad evere un processore con core che operano a velocità diverse

Dunque le pratiche di overclock al giorno d’oggi teoricamente si possono dividere in due categorie (soprattutto quando si parla di Intel), ovvero l’overlock della frequenza sicnronizzata per tutti i core della CPU oppure un overclock “sbilanciato” dove si tende a portare al massimo le frequenze di alcuni core tenendo gli altri a frequenza operativa più bassa con lo scopo di mantenere consumi, e di conseguenza temperature, più contenuti.

Per effettuare tali operazioni solitamente ci si affida ancora alle impostazioni presenti nei BIOS delle schede madri che, al giorno d’oggi, sono diventati dei veri e propri centro di comando in grado di modificare ogni singolo parametro nel dettaglio nell’ordine di raggiungere lo scopo mantenendo il sistema più stabile e “fresco” possibile.

Ma come riportato poche righe sopra, questa pratica è diventata sempre più “difficoltosa” proprio perché i parametri da tenere in cosiderazione sono aumentati ed un overclock minuzioso non è così semplice ed alla portata di tutti.

intel-i7-10700k-overclock-02

 

ASUS AI OVERCLOCKING

Fortunatamente aziende come ASUS vengono incontro agli utenti sviluppando sistemi intelligenti che consentono all’utente di overclockare il proprio sistema e la propria CPU in maniera del tutto automatica grazie ad una funzione introdotta all’interno dell’UEFI BIOS delle sue schede madri di punta (Chipset Z590 / Z490 / X299 / Z390 ed alcune funzioni nella serie AMD chipset B550 ) chiamata AI Overclocking o direttamente da software su Windows utilizzando l’ASUS AI Suite 3, contenente al suo interno proprio la funzione AI Overclocking.
Essa non è l’unica funzione presente in tale Suite e sviluppata dalla divisione ROG, pensata dunque proprio per i videogiocatori; troviamo infatti anche l’AI Cooling e l’AI Networking che consentono l’ottimizzazione automatica del raffreddamento del sistema e l’ottimizzazione della banda internet con lo scopo di abbassare le latenze in fase di gioco e regalare una esperienza e delle performance in-game di prim’ordine.

L’abilitazione dell’AI Overclocking tramite UEFI BIOS è semplicissima; rechiamoci all’interno del BIOS, selezioniamo la voce “AI Overclocking” all’interno del menù “AI Tweaker” ed il gioco è fatto.
Per rendere ancora più semplice ed esser guidati in tale operazione, permettendoci anche di apprendere nozioni nuove e capire nel dettaglio cosa andrà a fare il sistema, possiamo entrare nel BIOS e premere il tasto “F11”; una schermata ci guiderà dunque passo passo nell’abilitazione e nella configurazione dell’AI Overclocking.

asus ai overclocking bios

L’AI Overclocking è un tool che, grazie alla rilevazione dei carichi di lavoro, alle temperature ed al grado di dissipazione della nostra CPU, permette di prevedere (grazie ad algoritmi predittivi) il voltaggio ottimale della CPU ed applicare un overclock automatico della stessa con lo scopo di raggiungere un aumento delle performance mantenendo il sistema stabile.
Le frequenze ed i voltaggi applicati non saranno fissi ma varieranno, appunto, in base al carico di lavoro, andando a preservare consumi e temperature evitando di stressare la componentistica per lunghi periodi di tempo; a tal proposito possiamo infatti notare come all’interno del software AI Suite 3 vi siano schermate e dettagli inerenti a quali e quanti core della CPU installata utilizzeranno la frequenza massima raggiunta, essi potranno essere ad esempio solo 3, oppure 5 o l’intero processore.
Queste modifiche avverranno real-time grazie a degli aggiustamenti al volo in base al carico ed alle temperatire rilevate grazie al sistema Dual Intelligent Processors 5 sviluppato direttamente dalla divisione ROG di ASUS.

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L’ASUS Suite 3 non è prò rivolta solamente a coloro che sono alle prime armi con l’overclocking, i quali possono ovviamente lasciare che sia il sistema a gestire completamente tale funzione, ma può esser utilizzato anche dagli utenti più smaliziati; infatti tutti i pararmetri che troviamo all’interno dei numerosi menù sono modificabili manualmente, questo aspetto è estremamente importante perché permette all’utente di andare pian piano ad ottimizzare nel dettaglio l’overclock secondo i parametri che preferisce, magari abbassando il motiplicatore ma mantenendo la frequenza sincronizzata su tutti i core, o viceversa.

E’, a nostro avviso, proprio questo l’aspetto più interessante di questo software e dell’AI Overclocking, ovvero dare alla possibilità ad utenti meno esperti di partire con un overclock automatico gestito dal sistema in maniera intelligente e pian piano studiarsi tutti i vari parametri che il sistema va a modificare con lo scopo di imparare ad ottimizzare e personalizzare l’overclock, aumentando le poprie conoscienze e competenze in questa pratica.

All’interno delle schermata inerenti al “Dual Intelligent Processor 5” possiamo ad esempio andare a modificare (o solo consultare) il moltiplicatore dei core della CPU così come i voltaggi applicati ad esso che possono essere adattivi, ovvero gestiti dal sistema all’interno di un range, oppure impostati manualmente dall’utente; questo ci permette di andare eventualmente ad impostare una frequenza (tramite il moltiplicatore) ben definita e cercare l’equilibrio tra stabilità e consumi/temperature tramite l’applicazione di un voltaggio idoneo che, ovviamente, dovrà essere il più basso possibile (sempre garantendo la stabilità).

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Nella schermata “CPU”, invece, il sistema va automaticamente ad impostare alcuni parametri avanzati che una volta non venivano presi in considerazione (perché inesistenti o presenti in altri termini) in fase di overclock.
Questi parametri sono ad esempio il CPU Load-Line Calibration (CPU LLC), ovvero quel valore che indica la flessione del voltaggio erogato sulla CPU in fase di pieno carico; quando la CPU inizia a lavorare a pieno carico, infatti, si ha sempre una contrazione del voltaggio applicato sulla CPU stessa, più questa contrazione sarà elevata e minore saranno i consumi e conseguentemente il calore erogato dalla CPU.


Il CPU LLC è dunque un valore (che sulla ASUS ROG Strix Z490-E Gaming, così come sulle nuove soluzioni ASUS dotate di chipset Z590, ha una scala che va da 1 a 7) che indica il livello di contrazione di questo voltaggio dove 1 indica la massima contrazione, dunque meno consumi, meno temperature ma anche meno stabilità di sistema, e 7 è una minima contrazione del voltaggio, che si traduce in un sistema più stabile ma sicuramente più esoso in termini di consumi con una CPU che raggiunge temperature più elevate.

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L’AI Overclocking, dunque, setta automaticamente anche questi parametri in maniera ottimale e ci consente una facile lettura tramite grafici che ci mostrano se il sistema è bilanciato o squilibrato tra stabilità e performance.

asus ai suite

Come accennato in precedenza la schermata di Report ci consente di visualizzare non solo la frequenza operativa di ogni singolo core ma anche quali pacchetti core si vanno ad abilitare a pieno carico e dunque in sincronizzazione frequenza, nel caso dell’Intel i7-10700K che abbiamo recensito alla seguente pagina (“Intel i7-10700K – Recensione“), notiamo come il sistema è in grado di effettuare tali ottimizzazioni su un pacchetto di 3 core, 5 core o su tutti ed 8 i core presenti, mantenendo la frequenza di 5.1GHz (e dunque un overclock totale della CPU in questo caso).

asus ai suite

Tramite l’AI Cooling e la schermata Fan Xpert 4 il sistema gestirà in base alle temperature ed al carico di lavoro / frequenza operativa, la velocità delle ventole di sistema con l’obbiettivo di mantenere il sistema a temperature basse senza eccedere in rotazione delle ventole e dunque rumorosità. 

asus ai suite

Infine tra le “utility” che troviamo all’interno dell’Ai Suite 3 è presente un comodo “junk cleaner” che ci consente di analizzare il sistema e ripulirlo da file “spazzatura” inutilizzati, una sorta di CCleaner che va a scandagliare per bene il sistema e si libera della zavorra inutile andando a liberare prezioso spazio ed alleggerire il sistema.

Dunque la divisione ROG di ASUS grazie al suo tool AI Overclocking ed al software Ai Suite 3 avvicina il mondo dell’overclock a tutti gli utenti, anche coloro che han sempre avuto paura di poter arrecare danni al proprio sistema in quanto non esperti nella pratica dell’overclock e regala un tool aggiuntivo a tutti quei gamer esperti che vogliono il massimo dal loro PC Gaming e sanno esattamente dove andare a mettere le mani, senza la necessità di dover, tutte le volte, riavviare il sistema ed accedere al BIOS.
Se siete pertanto in possesso di una scheda madre di ultima generazione ASUS, dotata di chipset Z590 o di una precedente Z490 / Z390 / X299 l’ASUS AI Overclocking vi verrà incontro nella pratica dell’overclock, facilitandovi questo compito. 

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